Negli ultimi due anni, a causa della pandemia, il tema della Sanità Pubblica è tornato alla ribalta sulla pubblica piazza. Ci si è accorti di quanto sia necessario un Sistema Sanitario Nazionale universale che sia in grado di rispondere ai bisogni e alle necessità di tutta la popolazione e, soprattutto, ci si è accorti del personale, dei professionisti sanitari e dei medici necessari per far sì che questo accada.
Proprio a questo riguardo, durante Cambiamenti – il VI Congresso Cisl Funzione Pubblica Veneto, Marj Pallaro, Segretario Generale Cisl Funzione Pubblica, messo in evidenza alcuni dati raccolti in precedenza con uno studio effettuato nel 2020.
Attualmente ci sono:
- 34.000 infermieri occupati ma vi è una carenza di ben 8.000 unità sul fabbisogno totale.
- 35.600 operatori socio-sanitari ma vi è una carenza di ben 2.000 unità sul fabbisogno totale.
Da questi dati si comprende come debba essere irrobustita l’assistenza territoriale, sia per la popolazione anziana (con problemi e malattie croniche) che per la popolazione giovane (con problemi psicologici legati alle tematiche di distanziamento sociale che abbiamo vissuto negli ultimi 2 anni).
E, in questa situazione, interviene la CISL FP con l’obiettivo di effettuare azioni orientate a sostenere con forza la centralità della Sanità Pubblica, per far sì che essa prendi in carico ogni persona e operi valorizzando le competenze e le professionalità dei lavoratori di questo settore.