Il Veneto è in testa alla classifica degli Istituti tecnici superiori ITS-Academy per qualità e occupabilità.

Oggi la presentazione ufficiale del monitoraggio 2019 curato da Indire e Miur conferma il successo di una formula formativa pubblico-privata, a metà strada tra l’impresa e l’università, promossa attivamente da Ministero e Regione e gestita in Veneto da sei Fondazioni a guida imprenditoriale.

“Le prime anticipazioni degli esiti del monitoraggio annuale vedono il Veneto al top nei 74 percorsi di eccellenza certificati dal ministero – commenta l’assessore regionale alla scuola, alla formazione e al lavoro – Ciò conferma la positiva intuizione della Regione che da un decennio supporta anche con fondi propri l’offerta formativa delle fondazioni Its Academy. Dai poli di alta formazione specialistica nei settori della meccatronica, dell’agroalimentare, della moda, dell’edilizia sostenibile, del turismo e della logistica e mobilità escono ogni anno centinaia di super-tecnici con una preparazione professionale coerente con le attese delle imprese, tanto che almeno 9 su 10 trovano lavoro stabile in meno di un anno”.

E’ importante che quest’anno il governo, come annunciato dal ministro Bussetti, abbia deciso di investire di più negli Its aumentando di 32 milioni il finanziamento assegnato alle Regioni al fine di consentire l’accesso a 3 mila studenti in più – prosegue l’assessore – Vorrei che il messaggio fosse chiaro a tutti, giovani, famiglie, scuole superiori e imprese: chi scegli un Its non solo ha la sicurezza in tasca di trovare un’occupazione in linea con le proprie aspettative e la propria preparazione, ma potrà diventare un professionista specializzato, con competenze acquisite direttamente nel mondo del lavoro, altamente contendibile tra le migliori imprese del settore”.

Il successo della formula, va ricordato, è legato alla natura stessa degli Istituti tecnici superiori: corsi biennali fortemente professionalizzanti gestiti in sinergia con le aziende, che hanno voce in capitolo nei programmi formativi e garantiscono almeno la metà del corpo docenti e lo svolgimento nei luoghi di lavori di almeno metà delle ore di formazione.

“Mi auguro che l’esperienza maturata dalle sei fondazioni venete possa ulteriormente svilupparsi e proporre nuovi corsi di specializzazione, anche in vista di un futuro politecnico veneto – conclude l‘assessore – La Regione del Veneto, per parte sua, continuerà a finanziare questo modello formativo di qualità, che riesce ad avvicinare scuola e mondo del lavoro con efficacia e a sostenere la competitività delle nostre aziende formando i profili oggi più richiesti dal mercato”.