“Con Giovanni Busnello se ne va un uomo che, con la sua generosità, unita a quella della moglie Marina, ha cambiato il corso della cardiochirurgia in Italia. Non ha mai smesso di amare il suo Francesco, che un incidente stradale gli aveva strappato, e lo ha tanto amato da donare il suo giovane cuore per il primo trapianto cardiaco in Italia”.

Così il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ricorda la figura di Giovanni Busnello, papà del primo donatore di cuore in Italia, scomparso oggi.

“37 anni dopo – prosegue Zaia – abbiamo nitidi nell’animo i sentimenti che il Signor Giovanni provava e non nascondeva nemmeno di fronte alle telecamere: dolore immenso, ma anche serenità, e una totale convinzione sulla decisione di donare il cuore di Francesco. Giovanni e sua moglie aprirono con il loro gesto una strada che allora era ancora impervia, quella della diffusione della cultura della donazione come estremo atto di generosità per far sì che da una vita che si era spenta, un’altra potesse salvarsi”.

“A tutta la famiglia del Signor Busnello – conclude Zaia – rivolgo un abbraccio di profondo cordoglio. Nessuno, a Treviso e in Italia, potrà mai dimenticare un gesto diventato storia”.