Australian rider Michael Rogers of Team Tinkoff-Saxo during the 20th stage of Giro d'Italia 2014 cycling race, over 167 km from Maniago to Monte Zoncolan, Italy, 31 May 2014. ANSA/LUCA ZENNARO

Innocente Nardi, presidente del Comitato Tappa Conegliano – Valdobbiadene, tappa a cronometro del Giro d’Italia professionisti, posticipato forse a luglio interviene, assieme al sindaco di Conegliano, Fabio Chies, sull’annullamento momentaneo della corsa rosa.

 

“Prima di tutto la salute e la lotta uniti per sconfiggere il coronavirus, poi penseremo a riprogrammare la tappa del Giro d’Italia”. E’ dispiaciuto Innocente Nardi, presidente del Comitato Tappa, Conegliano – Valdobbiadene, per la notizia dello spostamento della corsa a tappe e quindi della frazione a cronometro sulle colline patrimonio dell’Unesco . “Stavamo mettendo a punto la macchina organizzativa per quella che sarebbe stata la prima celebrazione ufficiale del riconoscimento come Patrimonio dell’Umanità, delle nostre colline dove si coltiva il prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Docg – continua Innocente Nardi -. Siamo consapevoli che l’organizzazione de La Gazzetta saprà recuperare alla grande la corsa rosa. Avevamo investito molto in immagine sulla cronometro. Avrebbe mostrato le bellezze del nostro territorio al mondo intero. Un percorso spettacolare sul quale sicuramente si sarebbero concentrati migliaia di spettatori per una giornata memorabile anche di promozione del nostro prodotto, il prosecco. Siamo comunque pronti a ripartire con RCS non appena ripartirà anche lo sport”. Spesso pensiero per Fabio Chies, sindaco di Conegliano da dove sarebbe partita la tappa: “Riteniamo che la sicurezza e la salute vengano prima di tutto. Lo sport ora passa in secondo piano, per quanto importanti siano gli eventi. Ringraziamo per la sensibilità e senso di responsabilità gli organizzatori del Giro d’Italia e per aver assunto una decisione non facile, vista la grande macchina organizzativa che muove la corsa rosa. Ma ripartiremo”