Annunciata, forse temuta, alla fine è arrivata: è l’ultima ordinanza del presidente della Regione in tema di sicurezza all’interno della pandemia in corso. “Non mi fa piacere dover licenziare certi provvedimenti – ha rivelato il governatore in conferenza stampa – D’altronde i dati non ci permettono molti margini d’errore e dobbiamo essere maggiormente attenti. Alternative non ce ne sono, io antepongo a tutto la salute dei cittadini ed a loro chiedo comprensione e collaborazione. L’importante è capire che non si tratta di un decreto di privazione della libertà ma una misura a vantaggio di tutti”.

Cosa prevede il nuovo provvedimento? Partiamo dal tempo libero: dopo le tante deroghe dei giorni scorsi, possibili o plausibili, viene posto un freno alle passeggiate all’aperto. Le attività motorie potranno essere svolte soltanto nel raggio di 200 metri dalla propria abitazione e la stessa limitazione vale per consentire ai cani (al guinzaglio) di espletare le proprie funzioni fisiologiche. Dunque, niente jogging né passeggiate in libertà: anche per questo motivo, parchi pubblici, giardini e piste ciclabili vengono chiusi.

Quanto alla circolazione in veicolo a motore o senza ed a piedi, restano in vigore le precedenti disposizioni: si potrà uscire dall’abitazione solo per comprovate esigenze di carattere lavorativo, di salute o di necessità. L’autocertificazione dovrà essere compilata da tutti, anche da chi circola a piedi, ed esibita ai posti di controllo delle Forze dell’Ordine che sono sempre più presenti ed attenti.

Quanto alla spesa alimentare, i negozi non potranno più aprire alla domenica e nei festivi ma dovranno soltanto osservare i consueti orari commerciali. Addio dunque alla spesa dell’ultimo momento, sarà consigliabile approvvigionarsi di cibo e di altri beni necessari con cadenza differenziata e maggiore programmazione domestica. Permane ovviamente l’obbligo di provvedere all’acquisto da parte di una sola persona del nucleo famigliare alla volta, evitando pericolosi assembramenti. Confermate infine le chiusure di bar e ristoranti, con l’eccezione dei locali posti nelle aree di servizio autostradali e lungo le principali direttrici extraurbane.