Un sensuale sguardo fotografico al tempo della pandemia e della quarantena

I nudi artistici di Alex Nero invocano l’uscita dalle tenebre fra eros e luce, bellezza e speranza

 

Trenta scatti “Fine art” 50×70 in bianco e nero ad alto contrasto: sono le opere che costellano Out of the Dark, la nuova mostra di Alessandro Negrini, visibile dal 25 luglio al 3 ottobre.

Conosciuto nei salotti buoni dello shooting con lo pseudonimo di Alex Nero, per la sua terza esposizione personale (la decima collettiva) il fotografo di origine bolognese ha scelto le lussureggianti pareti dello Hierbas di Jesolo Lido. Un locale già di per sé sinonimo di gioia, libertà e vita; chiamato, a questo giro di valzer, ad ospitare una galleria di nudi artistici che non raffigura solo avvenenti modelle, ma molto di più: l’uscita dalle tenebre.
Il ritorno alla luce.
Out of the Dark, finalmente.

Realizzati durante l’ultimo anno e mezzo di crisi pandemica, rispetto ad altre opere del Negrini gli scatti di Out of the Dark si distinguono per semplicità ed essenzialità: una luce conica perpendicolare illumina il soggetto dall’alto, come un salvifico raggio solare che, finalmente, si fa largo a spezzare una lunga e buia notte senza stelle.

D’altra parte, lo spazio dove siede la modella sotto il cono di luce appare molto ridotto, il che naturalmente simboleggia le limitazioni e le paure a cui tutti ci siamo dovuti piegare ancora e ancora, l’anno scorso e quest’anno, aggrappandoci alla fioca speranza di un futuro invero mai così nebuloso. L’allegoria di Alex Nero, stavolta, è un’equazione matematica: le sue modelle siamo chiaramente tutti quanti noi, alle prese con tenebra e luce.

Ecco perché, infatti, oltre a consumate artiste e SuicideGirls che da anni, grazie alla loro fotogenia d’alto rango, offrono degno lustro al mondo dello shooting veneto (e non), tra i soggetti modali di Out of the Dark troviamo pure diverse studentesse, libere professioniste, imprenditrici del territorio, coppie assortite.

D’altronde, patrocinata dal Comune di Jesolo, grazie al supporto dell’Assessore alle Attività Produttive Alessandro Perazzolo, Out of the Dark vuole proprio sottolineare le potenzialità di una sinergia tra la fotografia artistica e le stesse attività del territorio. Quelle che in 18 lunghi mesi d’oscurità hanno subito radicali e repentine contrazioni di fatturato, aggravate dall’azzeramento di ogni chance previsionale e da un’inesorabile sensazione di impotenza. Navigare a vista non è piacevole per nessuno: farlo in un mare in tempesta, nel buio pesto, per molti è stato il peggior incubo possibile.

Un incubo, del resto, la Pandemia lo è stata pure per Alessandro Negrini e sua moglie Claudia Marazzato, in arte Agatha De Vil. Ancora una volta indefesso zenit del marito, ella ispira soggetti, detta suggerimenti, istruisce pose, realizza make-up e, ça va sans dire, impreziosisce l’ennesima mostra.
Quest’ultimo lavoro, però, Agatha lo svolge stavolta in punta di piedi, comparendo solo in scatti di coppia, all’insegna di una sensualità poderosa quanto delicata, che accarezza la luce sopra di sé ma non dimentica mai il buio alle proprie spalle. Mai.
Senz’altro una gran lezione, almeno per molti di noi.