Luca Fiordilino ©Andrea Pattaro/Vision
Luca Fiordilino ©Andrea Pattaro/Vision

Domenica prossima il Venezia FC sarà di scena al “Barbera” contro il Palermo, squadra in cui ha militato molto a lungo l’attuale centrocampista della compagine lagunare, Luca Fiordilino, che oggi ha incontrato la stampa in videoconferenza.
Luca, innanzitutto: quali emozioni pensi di vivere tornando a Palermo? E in questa sosta di campionato come avete lavorato?
“Per il ritorno al Barbera sono veramente emozionato, del resto sono cresciuto lì, il Palermo è una squadra che mi ha dato tanto, anche per il settore giovanile. Quanto al Venezia: stiamo lavorando tanto, abbiamo caricato tanto con i concetti del mister che lui vuole e ci stiamo lavorando”.
Quali sono questi concetti, in particolare?
“Sicuramente, a livello fisico stiamo lavorando tanto, poi stiamo attaccando lo spazio, lui vuole che giochiamo palla a terra. Inoltre, carichiamo a livello di forza durante la palestra”.
Vi ha trovato indietro come preparazione, dal punto di vista fisico?
“Questo andrebbe chiesto al mister, penso però che secondo lui dovremmo lavorare ancora molto, molto di più”.
Tu sei uno dei veterani della squadra. Vi siete dati una spiegazione di questo “doppio2 Venezia che si vede bene nei primi tempi e quello un po’ scarico dei secondi tempi?
“Dobbiamo migliorare nel capire i momenti della partita, perché corriamo tanto, ma nella ripresa dobbiamo capire quando tenere la palla e quando andare forte, perché non si può farlo per tutti i novanta minuti. Dobbiamo iniziare a farlo da questa partita, pensando gara per gara per fare punti”.
A livello di morale qual è la situazione?
“Il morale non è altissimo, sicuramente c’è voglia di salvarci, dobbiamo pensare a quello. C’è però voglia di lavorare e andare avanti, iniziando a fare punti”.
Finora il reparto più sofferente è stato il centrocampo, per un assetto non ancora trovato. Concordi?
“Ad essere sincero, nei primi tempi, a livello di gioco, non abbiamo fatto male. Di sicuro dobbiamo migliorare, come detto, nei momenti della gara. Ci vuole più personalità, voglia di far male. Bisogna capire quello”.
Hai giocato, con Dionisi, come centrale, e con Zanetti come mezzala. Tra i due ruoli quale senti maggiormente tuo?
“Onestamente non so rispondere, perché Dionisi voleva che giocassimo tanto la palla, con Zanetti volevo continuare a giocare lì, ma lui aveva un’altra visione sul play perché voleva far giocare Vacca, che come sappiamo è un grandissimo giocatore. All’inizio tentennavo, poi ho capito che potevo arrivare a fare goal. Ringrazio Zanetti perché dopo quella stagione ho cominciato a segnare”.
Che atmosfera troverete domenica?
“Secondo me i rosanero si sono meritati la promozione, rivivrò le emozioni che ho provato fin da piccolo, quando facevo il raccattapalle”.
Vi siete sentiti con Di Mariano?
“Due tre settimane fa sì, anche con Accardi, li sento ogni tanto e volentieri”.
Se segnerai esulterai o no?
“Sinceramente no, perché se sono qui è grazie anche al Palermo. Sono stato dieci anni capitano del settore giovanile, non è giusto esultare”.
Come si affronta questo Palermo?
“Il Palermo è una grande squadra, ha avuto un po’ di problemi per il salto alla B. Bisognerà essere cattivi su ogni palla. Sarà una grandissima partita”.