Due straordinari artisti alle prese con uno dei più grandi scrittori del XX secolo. Giorgio Pasotti, interprete del testo, e Alessandro Gassmann, autore dello spettacolo, si misurano con le parole di Franz Kafka, portando in scena due storie che parlano agli uomini degli uomini. Debutta venerdì 5 aprile, al Teatro del Monaco di TrevisoRacconti Disumani. In un’unica serata rivivranno Una relazione per un’Accademia e La tana.

Lo spettacolo, prodotto da TSA – Teatro Stabile d’Abruzzo e Stefano Francioni Produzioni, sarà in scena fino a domenica 7 aprile.

Due storie di animali, sembrerebbero, una che mette a nudo la superficialità di comportamenti stereotipati e facili, l’altra che racconta il bisogno di costruirsi un riparo perfetto per essere al sicuro da ogni interferenza esterna.

Una relazione per un’Accademia mette a nudo la superficialità dell’essere attraverso comportamenti stereotipati e facili, pronti ad essere imitati e replicati. Pubblicato la prima volta nel 1917, ha come protagonista una scimmia che, in cinque anni, si adegua al sistema umano per uscire dalla gabbia nella quale l’hanno rinchiusa dopo la cattura e guadagnare un fac-simile di libertà. La narrazione in prima persona, divertita e distaccata, ripercorre lo studio delle abitudini degli uomini che, con sorprendente facilità, possono essere imitate e replicate.

La tana è uno degli ultimi racconti dell’autore boemo Franz Kafka, è stato scritto durante la sua permanenza a Berlino nel 1923, e pubblicato postumo ed incompiuto per la prima volta nel 1931; racconta del continuo, disperato sforzo intrapreso dal protagonista, per metà roditore e per metà architetto, di costruirsi un’abitazione perfetta, un elaborato sistema di cunicoli costruiti nel corso di un’intera vita, per potersi proteggere da nemici invisibili. E, nel tentativo di lasciare tutto fuori, costruisce passaggi e corridoi, e nuovi tunnel che portano al niente dei vicoli ciechi, una ricerca della sicurezza ossessiva che genera solo ansia e terrore.