Donato oggi un nuovo ecografo alla Pediatria di Oderzo dal Rotary Club Opitergino-Mottense, in collaborazione con l’azienda opitergina “Futura Soluzioni Informatiche”.

Lo strumento donato permette di localizzare ecograficamente le vene e le arterie guidando il posizionamento di accessi venosi, il cui reperimento, specialmente nel neonato e nel lattante, può essere difficoltoso. L’utilizzo di questo apparecchio consente di ridurre le punture rendendo meno traumatico il percorso ospedaliero dei piccoli pazienti. La disponibilità delle sonde ecografiche in reparto permette, inoltre, di completare e migliorare il percorso diagnostico al letto del paziente, particolarmente utile nel bambino in condizioni critiche.

 

“Curare un bambino in ospedale non è solo diagnosticare la patologia e prescrivere la terapia adeguata, ma anche prendersi cura del bambino e della famiglia cercando di alleviare per quanto possibile angosce e preoccupazioni – spiega Cristina Vendrame, presidente del Rotary Opitergino-Mottense -. Prevenire l’insorgenza del dolore, ridurre al minimo la sua percezione e contenere paura, ansia e stress sia nei piccoli pazienti che nei genitori, in particolare cercando di diminuire quanto più possibile l’impatto doloroso di alcune procedure, è uno dei nostri principali obiettivi”.

“Già in passato il Rotary ha supportato l’ospedale di Oderzo e quest’anno la nostra attenzione si è concentrata sulle cure materno-infantili, ben sapendo come il punto maternità di Oderzo rappresenti una eccellenza del nostro territorio, richiamando persone da tutto il circondario – continua la presidente –. Il nostro augurio è quello di agevolare il lavoro dei professionisti e rendere l’assistenza il meno traumatica possibile per i piccoli pazienti di questo reparto”.

 

“Il Rotary ha riconfermato con un segno tangibile la sua presenza e attenzione alle esigenze del territorio – ha sottolineato Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2 –. Al Club va il nostro più sentito ringraziamento. Grazie alla sua sensibilità e generosità, la Pediatria dell’ospedale di Oderzo potrà contare su un nuovo strumento di altissima precisione”.