Un campo seminato a spinaci
Un campo seminato a spinaci

In campagna c’è sempre un gran lavoro da fare, Marzo è il mese delle semine e il clima mite di questa stagione sta accompagnando bene l’attività degli agricoltori veneziani. In questi giorni si sta concludendo la semina delle barbabietole da zucchero e si preparano i terreni per quella del mais e della soia. Nel frattempo negli orti si mettono a dimora le piantine di zucchine, spinaci, lattughe, cipolle e fagiolini, mentre per le solanacee è necessario attendere che la temperatura si alzi, almeno che la coltivazione non avvenga sotto serra.

Tutto sta procedendo secondo calendario, ma la preoccupazione che avanza tra i produttori è l’aumento dei costi di produzione. “E’ aumentato del 20% il costo del gasolio rispetto lo scorso annofa notare Andrea Pegoraro presidente di Coldiretti Portogruaro – e così quello dei concimi e addirittura il costo dei ricambi e dell’attrezzatura di almeno il 15%.”Questi aumenti pesano sulle tasche degli agricoltori  che sono già preoccupati per la situazione contingente di nuovo lockdown. “La nostra agricoltura convenzionale ha degli standard qualitativi molto alti – ricorda Andrea Colla presidente di Coldiretti Venezia-  lo testimonia anche il primato della sicurezza alimentare per bassissimo contenuto di residui chimici irregolari prossimo allo zero rilevato nei prodotti, ma questo non avviene a caso, c’è molto lavoro dietro a questo risultato. Un aumento dei costi di produzione non farebbe che aggravare una situazione già molto complicata che vede l’agricoltore spesso vittima di speculazioni ”.