Nell’ambito delle attività volte a prevenire e contrastare i c.d. reati da “Codice Rosso”, la Polizia di Stato di Treviso ha applicato l’ordinanza cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alle persone offese nei confronti di un uomo classe 1989, residente in città, gravemente indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia, consumato in danno degli anziani genitori.
L’indagine della Squadra Mobile – coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Treviso – trae origine dalla denuncia presentata dai genitori del trentaseienne e dagli interventi delle Volanti della Polizia di Stato, da cui emergeva un quadro di violenze e vessazioni che la coppia era costretta a subire da oltre dieci anni, legate soprattutto alla tossicodipendenza del figlio.
Negli anni, infatti, molteplici sarebbero stati gli episodi di minacce e aggressioni, fisiche e psicologiche, poste in essere dall’uomo nei confronti degli anziani genitori, il più delle volte finalizzati ad ottenere soldi per l’acquisto di sostanza stupefacente.
Nel febbraio 2024, nei confronti dell’uomo, era anche scattato l’ammonimento del Questore per condotte di violenza domestica.
Vani si erano tuttavia dimostrati i tentativi di indirizzare il trentaseienne in percorsi di recupero dalla tossicodipendenza, dal momento che l’indagato aveva sempre abbandonato le comunità terapeutiche.
Gli agenti della Squadra Mobile, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, hanno infine applicato nei confronti del trentaseienne la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alle persone offese, che impedirà all’uomo di avvicinarsi ad una distanza inferiore di 500 metri dalle vittime.
Resta massima l’attenzione della Polizia di Stato nei confronti di questi reati e, l’invito alle vittime, è quello di avere fiducia e denunciare alle forze di polizia.