Il 31 marzo, sabato Santo, scioperano tutti gli sportelli trevigiani della città e della provincia. Resteranno chiusi in quanto la situazione lavorativa dei dipendenti che operano negli Uffici postali della provincia di Treviso non è più sostenibile.

Per l’intera giornata di sabato 31 marzo sarà sciopero di tutti i dipendenti. Uscite per pensionamenti ed esodi incentivati ha ridotto negli ultimi anni gli operatori all’interno degli uffici postali. E così è tutto un lavorare in emergenza, a discapito della qualità del lavoro e del servizio offerto con un grave prolungamento del tempo di attesa da parte dei clienti, dichiarano i sindacati. La condizioni di forte disagio sia per chi lavora, sia per chi vi accede agli uffici postali per usufruire dei servizi è ormai insostenibile. Per questa ragione, l’Organizzazione Sindacale di categoria, fortemente preoccupata per tali circostanze, ha aperto una vertenza nei confronti di Poste Italiane, coinvolgendo la dirigenza regionale.

Non è un caso che proprio in queste ultime settimane si parli di giorni alternati per la consegna della corrispondenza nelle aree più periferiche della nostra provincia, dichiarano ancora i sindacati. La richiesta, oltre a un maggior rispetto per la dignità dei lavoratori, va a sostegno di un piano di potenziamento e di un aumento degli operatori di sportello. Ma in mancanza di risposte concrete da parte di Poste Italiane verrà proclamata per sabato 31 marzo una giornata di sciopero di tutto il personale applicato negli uffici veneti e trevigiani.