Consenso confermato, sia pure ormai senza più sorprese dati i numeri inarrestabili delle esportazioni verso il mercato britannico, per il Prosecco Doc al “Taste of London”, l’immancabile appuntamento con i migliori cibi, bevande e occasioni di divertimento che si svolge tutti gli anni in giugno, al Regent’s Park della capitale inglese.

Da mercoledì 19 a domenica 23 giugno, in un clima asciutto e fresco tranne qualche goccia nella giornata inaugurale, le bollicine delle cantine venete e friulane in tandem con Grana Padano hanno attratto nei propri spazi una quota rilevante dei circa 50 mila visitatori che anche in questa edizione hanno varcato gli ingressi della grande festa dei sapori e dell’intrattenimento che fa da sigla di apertura della bella stagione londinese.

Per  il Prosecco Doc le degustazioni , tutte in abbinamento al Grana Padano, sono state nove  al giorno per cinquanta partecipanti a sessione, tutte articolate in tasting  a pagamento su prenotazione, compresa la sezione “Vip Lounge”, e hanno sempre registrato il sold out con esaurimento quasi immediato dei posti disponibili.

Show cookingGrande interesse hanno riscosso i momenti di “cooking show”, rigorosamente ispirati a soluzioni con l’impiego di Prosecco, e tenuti da chef del calibro di Danilo Cortellini, Francesco Mazzei, Paola Maggiuli, Robert Chambers  ed altri. Il tutto sempre sotto la regia di Neil Philips che del Prosecco è stato di fatto nominato dai produttori italiani loro ambasciatore a Londra.

I campioni delle bollicine nordestine che hanno partecipato all’edizione 2019 del prestigioso contest londinese sono stati una ventina. Si tratta di Biancavigna, Botter,  Ca’ di Rajo, Conte Collalto, Enoitalia, Fidora, Genagricola – Tenuta Sant’Anna, La Delizia, La Jara, La Marca, Le Rive, Maschio, Masottina, Piera Martellozzo, Progettidivini, Serena Wines, Valdo Spumanti, Viticoltori Ponte e Zonin.

Nella classifica dei mercati esteri di destinazione del Prosecco Doc il Regno Unito conserva saldamente il primo posto, avendo assorbito nel 2018 il 34,9% di tutte le bottiglie vendute all’estero per un valore complessivo di 607 milioni di euro.