I residenti della zona delle mura di Fra’Giocondo compresa fra Santi Quaranta e Fra’Giocondo, e pure nelle abitazioni che si affacciano lungo i bastioni Mura, protestano contro Suoni di Marca. E chiedono che si abbassino i volumi della musica. Lo fanno con una lettera urgente al Prefetto di Treviso, Laura Lega, minacciando anche di adire alle vie legali, con un esposto in Procura. Si è formato un comitato di protesta che raggruppa residenti di borgo Cavour e viale d’Alviano ma anche inquilini degli stabili di via Verga, via Tomitano e via Venanzio Fortunato,   cercando in anticipo il dialogo con l’amministrazione comunale e Manildo. Nessuno discute il festival e il suo valore, dicono, tra di noi ci sono anche musicisti. Ma contestiamo la deroga di 70 decibel, a fronte delle norme che stabiliscono la soglia di 50 decibel, in una zona delicata come sono le mura. Ci siamo informati anche in Regione. Il secondo pomo della discordia sono le fasce orarie: «Se c’è un tetto fissato a mezzanotte questo va rispettato, non sforato vistosamente com’è avvenuto lo scorso anno: in una circostanza abbiamo chiamato il sindaco perché verificasse di persona il livello del rumore che si sentiva nelle nostre case». Un altro punto che sta a cuore ai residenti della zona è quello del palco secondario, a un centinai odi metri da quello principale, autorizzato a proseguire fino alle 2 del mattino. «Per quel palco, vige il limite dei 50 decibel, che è però quella che dovrebbe essere la soglia massima sin dalla prima serata», continuano i residenti, «ma siamo nel cuore della notte, e per di più è musica da discoteca con frequenza basse».