Il prurito intimo è un disturbo abbastanza comune che compare più frequentemente nell’età fertile della donna o durante la menopausa e che talvolta può essere legato alla secchezza vaginale.

I sintomi del prurito intimo

Questo fastidio si presenta in maniera acuta, ricorrente o cronica e molto spesso può essere associato anche ad arrossamento genitale, gonfiore, bruciore e secrezioni vaginali anomale o maleodoranti.

Pertanto, in presenza di tali “campanelli d’allarme” o se si riscontra secchezza delle mucose o strane perdite di sangue, è importante rivolgersi al ginecologo per individuare la natura del disturbo e farsi prescrivere la cura più indicata.

Le cause: quando è legato alla secchezza vaginale

Le possibili cause alla base del prurito intimo di fatto possono essere molteplici. Parliamo, ad esempio, di infezioni intime, squilibri ormonali, cistiti, scorretta igiene personale, particolari reazioni allergiche o secchezza vaginale.

Quest’ultima, in modo particolare, si verifica più frequentemente a ridosso della menopausa, ma può comparire anche in altri momenti della vita della donna. Tuttavia, è bene tenere presente che la secchezza vaginale può essere anche un sintomo di un’atrofia vaginale.

Conseguenze e cure

Prurito e secchezza in alcuni casi possono rendere difficoltosi anche i rapporti intimi. Un deficit di liquido lubrificante, infatti, può determinare sfregamenti e micro abrasioni vaginali che possono implicare bruciore, fastidio e dolore.

Quando il prurito intimo è determinato da un’eccessiva secchezza vaginale, è possibile ricorrere a dei rimedi naturali per lenire la sintomatologia. In commercio, infatti, esistono delle pomate a base di camomilla o delle creme contenenti avena che sono particolarmente indicate per dare sollievo immediato al disturbo.

Ma non è tutto: alcuni prodotti acquistabili in erboristeria, infatti, sono un vero toccasana per chi soffre di tale disturbo. È il caso, ad esempio, dell’olio di mandorle dolci, della borragine o dell’olio essenziale di malaleuca o lavanda.