Ammontano a 6.800.000 milioni di euro i fondi che lo Stato ha riservato al Veneto per ripagare i danni prodotti dal maltempo lo scorso mese, in modo particolare nelle province di Belluno, Padova, Verona e Vicenza.

Daniela Sbrollini, candidata alle elezioni regionali del Veneto per Italia Viva, PSI, PRI e Civica per il Veneto, rivendica la sua parte di merito nel raggiungimento di questo importante risultato, dissociandosi al contempo dal tipo di linea adottata da Zaia per la gestione delle emergenze.

“Siamo sempre stati contrari ad una politica dello “stato di emergenza perenne” come quella di Luca Zaia perché fermamente convinti di dover intervenire a priori per tutelare un territorio soggetto al dissesto idrogeologico da tempo. Nonostante ciò, non è corretto che siano i cittadini a subire i risultati di una politica scellerata e per questo motivo ci siamo attivati da subito per richiedere risorse idonee a ricostruire quanto distrutto, rovinato, allagato dal maltempo. Oggi portiamo a casa un grande risultato, ma dobbiamo essere consapevoli che è solo l’inizio”, afferma Sbrollini. 

Tra i punti del programma della lista Sbrollini Presidente : Civica per il Veneto, Italia Viva, Pri e Psi compare infatti la creazione di un’unità di crisi permanente per fronteggiare emergenze che sempre più sembrano susseguirsi a ritmo sostenuto. Nel riconoscere che alcuni tipi di eventi, come le trombe d’aria nel veronese e nel vicentino, difficilmente possono essere contrastati da opere di prevenzione, la Sbrollini si sofferma sugli allagamenti che puntualmente alcune zone devono gestire. E’ su queste che intende intervenire.

“Quando parliamo di politica dell’intervento, del prevenire anziché curare, ci riferiamo al fatto che le risorse che ora dovranno necessariamente essere spese per riparare i danni potrebbero essere periodicamente investite per far sì che l’emergenza non si verifichi affatto, per realizzare opere ad hoc secondo quanto richiesto anche dai sindaci che più di tutti conoscono le problematiche dei territori che amministrano. Senza scaricabarile, senza conte dei danni all’indomani della disgrazia.”

La candidata alla presidenza si dice quindi soddisfatta, almeno in parte, ma non del tutto serena. “Le famiglie e gli imprenditori colpiti potranno beneficiare di questi fondi e tirare un respiro di sollievo, ma se non interveniamo concretamente e in tempi rapidi per risolvere il problema alla fonte sarà solo questione di tempo prima che debba essere indetto un nuovo stato d’emergenza.”