Discariche abusive, economia circolare, nuovi progetti: abbiamo intervistato in esclusiva Andrea Razzini, Direttore Generale del gruppo Veritas, che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in provincia di Venezia. Oltre a snocciolare dati ragguardevoli, che confermano nel 2016 il primato nazionale della Serenissima tra i comuni sopra i 200.000 abitanti, Razzini ci ha svelato il nuovo servizio che Veritas sta progettando per i cittadini. Dopo l’intervista a Contarina (Treviso), un’altra esclusiva di Notizie Plus sul complesso e attualissimo tema dei rifiuti.[s2If !current_user_can(access_s2member_level1)] …READ MORE[/s2If][s2If current_user_can(access_s2member_level1)]

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  1. Qual è la sua opinione in merito alle discariche abusive recentemente scoperte in Veneto?

Purtroppo il fenomeno, forse leggermente più frequente in passato, non viene ancora contrastato adeguatamente. Oltre alle discariche abusive anche molti abbandoni impropri di rifiuti sono spesso presenti nel territorio. Va anche notato che un forte quantitativo di questi rifiuti abbandonati sono spesso derivati da ristrutturazioni edilizie eseguite da qualcuno senza poi provvedere al corretto smaltimento presso i centri specializzati. Questo fenomeno, particolarmente pericoloso quando si ritrova anche eternit o materiali contenenti amianto, andrebbe maggiormente punito. Le ditte o chi ristruttura, talvolta abusivamente, dovrebbero sapere che se smaltiscono correttamente l’amianto possono persino giovarsi di un consistente sgravio dalle tasse, con lo stesso sistema di quello per il bonus casa. Di conseguenza non vi è motivo di inquinare e rendere ancora più pericoloso per la salute l’ambiente, a causa di comportamenti così incivili.

 

  1. Quale politica d’azione andrebbe posta in essere per contenere il fenomeno?

Data la situazione non ci sono scusanti per chi si comporta in questo modo e credo che l’unica soluzione sia erogare più sanzioni o multe, o anche infliggere punizioni sostitutive a chi commette questo genere di reati ambientali: ad esempio eseguire lavori di pulizia straordinaria del territorio. Comportamenti così sbagliati causano parecchi costi al servizio pubblico e quindi ai cittadini, oltre a risultare ovviamente sgradevoli da vedere in giro: il territorio veneto è bellissimo, e va salvaguardato da chi ci vive e da chi lo visita, come testimonia il fatto che, da solo, è la più importante meta turistica d’Italia con circa 60 milioni di visitatori.

 

  1. Può fornirci qualche dato circa lo smaltimento rifiuti gestito da Veritas sul territorio, e le vostre prospettive per il 2017?

Veritas raccoglie, direttamente o con le società del suo gruppo, Asvo e Alisea, circa 500.000 tonnellate di rifiuti e di materiali differenziati, all’interno del perimetro costituito dalla provincia di Venezia più il Comune di Mogliano Veneto (TV). Un quantitativo importante, dovuto alla presenza di oltre 800.000 residenti, cui vanno ad aggiungersi i tanti milioni di visitatori della città di Venezia e dei tanti e blasonati litorali veneziani, peraltro tutti dotati di Bandiere Blu. Per questo Veritas e le sue due controllate, Ecoprogetto ed Eco-Ricicli, si occupa dello smaltimento di circa 160.000 tonnellate di rifiuto indifferenziato e avvia al riciclo oltre 320.000 tonnellate di materiali raccolti separatamente. Il sistema che Veritas ha realizzato non prevede di andare a discarica e quindi oltre il 95% dei rifiuti vengono appunto recuperati energeticamente o  riciclati. Inoltre questo sistema, che rende piuttosto autonoma e quasi autosufficiente la gestione del ciclo integrato dei rifiuti, ha il pregio di progredire: grazie anche ai diversi sistemi di raccolta differenziata attivati, possiamo dire che il rifiuto è stato ridotto del 20% in 8 anni. Anzi: se potremo continuare a sviluppare la collaborazione sia con i cittadini, sia con i turisti e le categorie economiche in genere, e soprattutto se il sostegno degli enti locali serviti continuerà, Veritaspunta a ridurre i rifiuti e ad incrementare i materiali effettivamente avviati al riciclo. Cercheremo insomma di applicare i principi della cosiddetta “economia circolare” nonché opportune azioni di contenimento dei costi e miglioramento dei servizi. Inoltre, la maggioranza dei Comuni serviti dal gruppo Veritas già raggiunto gli obiettivi fissati dalla legislazione europea e nazionale per il 2020. Direi che se nel 2017 aumentassimo ancora questi risultati potremmo definirci soddisfatti, seppur non paghi da ulteriori miglioramenti che Veritas sta ancora progettando

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  1. Avete preso in considerazione modifiche nel modello di smaltimento rifiuti, e perché considerate che il sistema delle calotte per il secco sia il più idoneo a Mestre?

Il modello pensato per la terraferma, e per molti altri comuni tra i più urbanizzati del nostro territorio, è stato frutto di un attento progetto. Nel 2016, tra le altre cose positive che si potrebbero ricordare, merita sottolineare che Venezia è risultata, nonostante i vincoli derivanti dalle sue evidenti peculiarità morfologiche, la prima città d’Italia per raccolta differenziata, fra le città con oltre 200.000 abitanti: un risultato lusinghiero, considerato che arriva per il secondo anno consecutivo. Grande merito va proprio al sistema con le calotte, introdotto pochi anni fa e che sta ancora dando ottimi risultati. Inoltre il sistema, come ogni modello di raccolta che tende a responsabilizzare l’utenza, sarà soggetto a ulteriori evoluzioni. Nei territori dove ci sono grandi presenze di condomini e quindi di concentrazione urbana, i sistemi porta a porta non possono essere sempre adeguati alle svariate esigenze del territorio.

 

  1. Avete intenzione di espandervi in futuro, a livello di ambito territoriale di competenza o di servizi extra offerti al cittadino?

Il territorio assegnato e serviti è quello della Provincia di Venezia. Non si immagina che questo debba essere allargato. Per quanto riguarda il cittadino, il servizio da noi offerto ha già molte peculiarità e difficilmente possono essere aumentati, essendo un modello che generalmente non prevede uno standard e una serie di opzioni a scelta. Pensiamo però che verrà attivato un servizio di microraccolta per l’amianto che possa quindi essere di giovamento alla cittadinanza nel sapere con sicurezza dove e a quali condizioni conferire l’eternit che decide di rimuovere da coperture o altri manufatti “pericolosi”. Il servizio quindi fornirà anche istruzioni e materiali per eseguire questi lavori a regola d’arte e in modo sicuro. Tra qualche mese verrà promosso e presentato al pubblico.

 

  1. In generale, dove si può ancora migliorare nel campo della sostenibilità ambientale?

La sostenibilità ambientale non parte dalla fine, ovvero da chi deve rendere il servizio di igiene urbana, ma il concetto stesso parte dall’origine della produzione di materiali più adatti ad essere riciclati invece che buttati, nonché dall’educazione e da comportamenti efficienti e intelligenti, soprattutto rispettosi dell”ambiente. Ovviamente le nostre aziende cercano di adottare anche loro lo stile della sostenibilità; ma come si diceva, alla gestione dei servizi di igiene urbana si può chiedere di essere ambientalmente più compatti possibile. Tuttavia non si può chiedere di sostituirsi alle industrie produttrici per evitare sprechi di risorse in generale, comportamenti adeguati, etc.

 

  1. Un esempio concreto delle vostre idee per il futuro?

In futuro i mezzi di trasporto, già moderni e ottimizzati potranno venire trasformati a biometano e quindi, potremmo dire che… trasformeremo la raccolta dell’umido in un biometano che potrà realizzare un primo cortocircuito positivo di economica circolare, risparmiando combustibili fossili e diminuendo la CO2.[/s2If]