Riva degli Schiavoni
Riva degli Schiavoni

La Giunta comunale di Venezia, riunitasi nei giorni scorsi, ha approvato il progetto definitivo che prevede la messa in sicurezza, il consolidamento e il ripristino di un tratto di 150 metri della pavimentazione di Riva degli Schiavoni nell’area che precede il ponte della Ca’ di Dio.

Scopo dell’intervento

L’intervento ha lo scopo di effettuare il consolidamento delle sponde, il ripristino della pavimentazione dei rivestimenti in pietra d’Istria, restauro delle rive d’acqua, il consolidamento dei sottofondi e il ripristino delle pavimentazioni in trachite. Comprende inoltre anche la sistemazione di sottofondi e pendenze per il corretto smaltimento delle acque piovane e la risoluzione di dissesti dovuti a fenomeni cosiddetti di sifonamento, che si sono aggravati in seguito alle acque alte eccezionali del novembre 2019.

Lo studio 

Grazie a questo intervento, che avrà una durata di 7 mesi e sarà completato nel 2023, si chiuderà un altro cantiere che restituirà l’aspetto originale a Riva degli Schiavoni, uno dei tratti dell’area marciana che ha subito i maggiori danni con l’acqua alta del 12 novembre del 2019. Sono lavori importanti, per i quali sono stati reperiti i fondi necessari e che hanno comportato anche uno studio storico e una ricerca per l’utilizzo dei materiali che consenta alla Riva di conservare più a lungo il suo aspetto e la sua conformazione.

Le analisi

Grazie ai carotaggi effettuati nei mesi scorsi si è potuto rilevare come gli avvallamenti presenti lungo questo tratto di banchina non siano dovuti a cedimenti di tipo strutturale relativi al muro di sostegno, ma al dilavamento, cioè l’erosione da parte dell’acqua, del sottofondo alla pavimentazione, causata dalle acque alte violente come quelle del 12 novembre, ma anche dalle onde del Bacino che quotidianamente sbattono sulla fondamenta. Un team subacqueo ha notato che in aree abbastanza limitate è poi presente un’erosione del fondale al piede della banchina. Come possibile concausa si pensa proprio al fenomeno di sifonamento che comporta il riempimento a tergo del marginamento e del conseguente avvallamento della pavimentazione.

L’intervento

L’intervento contenuto nel progetto approvato dalla Giunta comunale, in particolare, si propone di consolidare la banchina senza mai metterla in asciutto. Il fine ultimo è creare un presidio al piede del marginamento, capace di bloccare i fenomeni di filtrazione e di sifonamento per la fondazione del muro stesso. Previsto inoltre il consolidamento della parte a tergo del paramento murario per creare un limite impermeabile che impedisca successivi fenomeni di dilavamento per l’intera banchina, tramite iniezioni a bassa pressione realizzate dal piano della fondamenta. Il cronoprogramma prevede, quindi, la manutenzione del paramento ripristinando le fughe tra i bolognini (cioè il cubetto di porfido utilizzato per la realizzazione del lastricato). Per quanto riguarda la copertina del paramento l’obiettivo è mantenere il più possibile i blocchi originali: si prevederà, quindi, la pulitura e nel caso di elementi danneggiati, l’asportazione e il ribaltamento degli stessi.

Il costo

La spesa complessiva dell’intervento sarà di 2.440.000 euro.