Nuovi apparecchi a Passarella e Santa Maria di Piave

Valerio Zoggia attacca “Chiamerò Veneto Strade, l’autovelox andava installato nel Comune di Jesolo”
Andrea Cereser si difende “Male non fare, paura non avere”

 

Si accende rovente la polemica natilizia tra Valerio Zoggia e Andrea Cereser, dopo che San Donà di Piave (di cui Cereser è sindaco) ha installato ben due nuovi autovelox:
– uno a Passarella, dopo il ponte dei Granatieri
– uno, ora nell’occhio del ciclone, nella frazione di Santa Maria di Piave, vicino al ristorante Vecio Piave, ai confini con il territorio di Jesolo, ma ancora a San Donà seppur di qualche centinaio di metri appena.

Zoggia, primo cittadino di Jesolo, è stato contattato in questi giorni da molti cittadini preoccupati e un po’ adirati, nell’erronea convinzione che la strumentazione per il controllo della velocità fosse opera dell’amministrazione jesolana. “In questi giorni ho ricevuto lamentele, mentre bevevo il caffè con alcuni cittadini, in merito all’installazione della nuova postazione autovelox lungo via Adriatico”, ha specificato il sindaco della località balneare.

“Come ho detto loro – ha ribadito Zoggia – il misuratore di velocità è stato posizionato nel territorio del Comune di San Donà di Piave, come richiesto dallo stesso ente al proprietario della strada… Quindi senza alcun coinvolgimento dell’amministrazione di Jesolo. Ciononostante, per la posizione scelta, vale a dire a poche decine di metri dal confine con il nostro Comune, il radar finisce per rilevare solo ed esclusivamente la velocità dei veicoli diretti a Jesolo o che hanno comunque la nostra città come destinazione”.

“Nei prossimi giorni chiamerò Veneto Strade – ha spiegato poi il primo cittadino – che ha rilasciato questa autorizzazione, nonché il sindaco di San Donà per avere lumi. Se serviva un nuovo autovelox, era più corretto installarlo all’interno del Comune di Jesolo“.

«Via Adriatico – ha quindi ricordato il sindaco di Jesolo – è stata negli anni scenario di gravi incidenti, in alcuni casi dall’esito purtroppo fatale, come quello in cui hanno perso la vita Eleonora Frasson, Leonardo Girardi, Riccardo Laugeni e Giovanni Mattiuzzo, che ha aperto una ferita nel cuore di tutti. Se, da un lato è assolutamente giusto mettere in campo tutti gli strumenti a disposizione per rendere più sicuro il traffico in questo tratto stradale, dall’altro lato ritengo che nel caso in questione la decisione assunta dall’amministrazione di San Donà rappresenti un’imposizione per Jesolo… Comportando soltanto implicazioni negative per noi.
Credo sarebbe stato più corretto coinvolgerci nella decisione, e magari condividere un progetto dedicato alla sicurezza stradale da finanziare con le risorse raccolte dalle eventuali sanzioni».

D’altra parte, il primo cittadino di San Donà, Andrea Cereser ha replicato “per le rime” a Zoggia, confermando l’intransigenza della sua amministrazione: «Male non fare, paura non avere… Bisogna rispettare i limiti di velocità sulla strada».
Per il momento la questione sembra chiudersi così, ma con ottime probabilità è destinata a riaccendersi all’alba della prossima bella stagione. Quando, cioè, i nuovi autovelox sandonatesi pizzicheranno turisti a centinaia, se non migliaia.