Un aereo sopra i cieli del veneziano (immagine di repertorio)
Un aereo sopra i cieli del veneziano (immagine di repertorio)repertorio)

Negli scorsi giorni, personale del Comando provinciale della Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane e Monopoli di Venezia hanno sequestrato, ad una passeggera di nazionalità bulgara, in arrivo con un volo da Varsavia, più di 30 kg di sigarette di contrabbando.

La passeggera, atterrata all’aeroporto “Marco Polo”, approfittando del notevole flusso di turisti presenti all’interno dell’aerostazione zona “air-side”, sperava di confondersi con un numeroso gruppo di stranieri per evitare il controllo doganale.

In realtà, il collaudato dispositivo di controllo composto da finanzieri e doganieri che operano presso l’Aeroporto “Marco Polo”, supportato da una mirata e meticolosa attività di analisi che permette di individuare i viaggiatori cosiddetti “a rischio”, ha permesso di individuare e poi monitorare i movimenti della passeggera, procedendo infine ad un’ispezione dei bagagli che ha portato a rinvenire, abilmente occultate all’interno delle valigie, l’ingente quantitativo di sigarette, 1.600 pacchetti tutti sprovvisti del bollino del Monopolio di Stato.

La donna, oltre al sequestro della merce e alla denuncia presso la locale Autorità Giudiziaria, dovrà pagare anche 160.000 euro tra dazi doganali e sanzioni per il tabacco trasportato in contrabbando.

A partire dall’inizio dell’anno, diverse decine sono stati gli interventi effettuati dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Dogane anche nell’ambito degli ordinari controlli svolti presso la Stazione Marittima e il Porto di Marghera, in particolare all’approdo di Fusina, con il sequestro di oltre 30 kg di tabacchi lavorati esteri (T.L.E.) rinvenuti al seguito di passeggeri di varie nazionalità in arrivo da traghetti e navi passeggeri.

Lo scorso anno, invece, la Compagnia Pronto Impiego aveva sequestrato oltre 110 kg di T.L.E. con l’arresto di un responsabile mentre il II Nucleo Operativo Metropolitano di Venezia, sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, era pervenuto al sequestro di oltre 8 quintali di T.L.E. di vari marchi, privi del sigillo del Monopolio di Stato.