Mezzi a chiamata, trasporto notturno e percorsi specifici all’insegna della sostenibilità

 

E’ stato approvato dalla Giunta comunale il progetto di sperimentazione della “Sharing Mobility” per promuovere mobilità innovative di trasporto ecosostenibile. 

I fondi destinati al progetto, circa 400mila euro, sono stati erogati dalla Regione Veneto e assegnati con decreto Interministeriale (Trasporti ed Economia e Finanze) per il bacino del Capoluogo. 

Il piano prevede per Treviso (con termine entro il 2025) un’indagine dettagliata di aggiornamento dei dati rilevati nell’ambito del quadro conoscitivo del PUMS sugli utilizzi del servizio di trasporto pubblico urbano, l’istituzione in via sperimentale dei servizi flessibili nelle ore di morbida (quelle meno utilizzate dagli utenti) sostitutivi dei tratti di linee urbane che dall’indagine risulteranno sottoutilizzati nell’area estesa di Treviso e Vittorio Veneto; il noleggio della piattaforma di prenotazione e gestione del sistema a chiamata per prenotare il viaggio sui mezzi; attività di comunicazione e marketing; agevolazioni e scontistica per l’utilizzo dei servizi flessibili.

«Inizia così il processo di evoluzione del trasporto urbano, che con la sperimentazione potrà portare in ambito cittadino servizi specifici per l’utenza come il trasporto notturno, a chiamata, i percorsi dedicati, in linea con la nostra visione di trasporto pubblico», le parole dell’assessore alla Mobilità del Comune di Treviso, Andrea De Checchi. «Puntiamo infatti alla sostenibilità non solo ambientale ma anche economica e all’efficienza dei servizi che negli orari di “morbida” potranno essere gestiti direttamente dall’utenza in base alla richiesta».