L'uomo tuffato dal Ponte degli Scalzi
L'uomo tuffato dal Ponte degli Scalzi

La Polizia di Stato di Venezia, grazie all’attività dell’Ufficio Immigrazione della Questura, in esecuzione di un Ordine del Questore di lasciare il territorio nazionale in ottemperanza al provvedimento di espulsione emanato dal Prefetto di Venezia, ha accompagnato, nella giornata di lunedì 16 agosto, presso il C.P.R. (Centro per Rimpatri) di Gradisca d’Isonzo (GO) un cittadino palestinese, H.N.G. classe 1989.

L’uomo era noto alle forze dell’ordine già dal lontano 2003, da quando si era infatti reso responsabile di vari reati e condotte illecite in totale disprezzo delle norme di civile convivenza ed inserimento sociale, ed essendo stato arrestato più volte per reati contro la pubblica incolumità.

Il cittadino palestinese, il quale era stato respinto dalla frontiera austriaca in data 04.08.2021, dopo essere giunto presso lo scalo dell’aeroporto di Venezia, era riuscito a far perdere le sue tracce, fino a quando il 10 agosto si era reso autore di un gravissimo episodio in questa città metropolitana, gettandosi dal Ponte degli Scalzi, gesto che aveva creato un forte eco mediatico ed aveva causato indiscutibili rischi per l’incolumità di terze persone.

L’individuo era stato poi arrestato il 16 agosto dalla Polizia Locale poiché resosi autore di un furto per il quale aveva optato per il patteggiamento in sede di rito direttissimo.

In data 17.08.2021, in ottemperanza al provvedimento di espulsione emanato dal Prefetto di Venezia ed in esecuzione di un Ordine del Questore, H.N.G. è stato accompagnato dagli agenti della Polizia Locale di Venezia presso il C.P.R. di Gradisca d’Isonzo per essere allontanato dal territorio nazionale.