Una fase di lavori in corso di svolgimento a Vieste

Si concludono oggi, a Vieste, in Puglia, i lavori della terza edizione del G20s, il summit delle località balneari italiane con maggior afflusso turistico in collaborazione con ENIT Agenzia Nazionale per il Turismo. Un’eccellenza del nostro turismo che ha appena archiviato una delle stagioni più difficili degli ultimi anni e che si prepara già a programmare l’estate 20201. Anche quest’anno ENIT ha preso parte attivamente ai tavoli di lavoro del G20s, dando seguito al protocollo d’intesa tra G20s e ENIT firmato l’anno scorso a Castiglione della Pescaia. L’edizione 2020 del G20s si è svolta in presenza, fattore su cui hanno insistito i sindaci del G20 per dare un segnale forte a tutto il comparto. 

Status di Città Balneare, obiettivo fondamentale

“Alla fine, nonostante il Covid, siamo riusciti a organizzare il G20s in presenzadichiara Giuseppe Nobiletti, sindaco di Vieste. “Una sfida vinta dopo una stagione estiva molto positiva per noi, soprattutto ad agosto e settembre, nonostante le tante preoccupazioni della vigilia. Ora è il momento di pianificare il futuro con il G20s, un summit che sarà incentrato sul riconoscimento dello status giuridico di Città Balneare per le nostre realtà. Le nostre sono cittadine di qualche decina di migliaia di abitanti che, d’estate, accolgono milioni di persone. Noi sindaci non abbiamo gli strumenti per affrontare queste dinamiche, per questo lavoreremo per elaborare un documento condiviso da presentare al Governo per il riconoscimento di questo status”.

 “Un comune balneare di 10 o 20 mila abitanti d’estate deve fare i salti mortali per garantire servizi, sicurezza, gestione dei rifiuti, traffico” continua Pasqualino Codognotto sindaco di San Michele al Tagliamento – Bibione. Ogni estate noi amministratori locali dobbiamo scendere in trincea e inventarci soluzioni creative per risolvere problemi che sono molto concreti. Per questo lo status di Città Balneare è un aspetto chiave, tanto quanto le problematiche legate all’erosione costiera e alla promozione di gruppo del turismo balneare. Un altro punto fondamentale inoltre sarà l’utilizzo del recovery found per contrastare i cambiamenti climatici, un aspetto essenziale per il mondo balneare e per tutto il Paese”.

Il programma del summit

Tante dunque le proposte e le sfide analizzate nella due giorni di Vieste che ha visto coinvolti amministratori ed esperti in un confronto serrato per elaborare soluzioni e proposte da condividere con il mondo delle associazioni e dell’imprenditoria.

Fondamentale l’apporto di ENIT, partner indispensabile per progettare il turismo del futuro: “La domanda turistica in Italia nel 2019 aveva segnato un numero di notti complessive trascorse nelle strutture ricettive pari a un picco di quasi 437 milioni (+1,8%), e circa il 30% di queste notti sono rilevate negli esercizi ricettivi costieri.  Per un comparto così determinante è strategico un tavolo di coordinamento quanto mai sostanziale ora per scuotere il mercato e coordinare attività sistemiche per tutto il settore” hanno dichiarto congiuntamente il Presidente Enit Giorgio Palmucci e il Direttore Enit Giovanni Bastianelli.

Le spiagge del G20s

Il G20s è la rete nazionale delle destinazioni balneari. La rete è nata nel 2018 grazie a un’idea del Comune di San Michele al Tagliamento-Bibione (Veneto), il quale ha invitato le 20 principali destinazioni balneari al fine di porre le basi per una cooperazione utile ad identificare i problemi comuni.

I 20 comuni più visitati riescono ad attrarre più di 62 milioni di turisti, considerando le ulteriori 6 spiagge si arriva a quasi 70 milioni: un impatto enorme sul turismo nazionale, da Nord a Sud.

Ecco le spiagge che fanno parte del G20s: Rimini, Cavallino Treporti, San Michele al Tagliamento – Bibione, Jesolo, Caorle, Lignano Sabbiadoro, Riccione, Cervia, Cesenatico, Sorrento, Comacchio, Bellaria – Igea Marina, Vieste, Cattolica, Chioggia, Castiglione della Pescaia, Grado, Forio, San Vincenzo, Ischia, Arzachena, Orbetello, Rosolina, Grosseto, Viareggio, Taormina.