Lo smart working è una modalità di lavoro agile che apporta una serie di benefici ai lavoratori, primo tra tutti quello di non doversi recare fisicamente nella sede della propria attività.

Lavorare da casa, infatti, contribuisce a ridurre i tempi di spostamento e ha conseguenze positive anche in termini economici e ambientali. Tuttavia, la postazione ottimale per lo smart working deve essere necessariamente funzionale, accogliente e a norma di legge. Scopriamo come.

Smart working: i videoterminali

I videoterminali sono degli appositi monitor collegati al proprio computer fisso o al pc portatile. Per non violare alcuna normativa in merito, è importante considerare che anche questi strumenti di lavoro devono avere caratteristiche specifiche.

Ad esempio, lo schermo deve garantire un’immagine stabile, priva di riverberi. Inoltre, la luminosità e il contrasto devono essere adeguati all’ambiente ed eventualmente regolabili.

Scrivania: le caratteristiche funzionali

Attenzione a non scegliere una scrivania bianca: un colore di questo tipo, infatti, favorisce la presenza di possibili riflessi che affaticano la vista. Il piano di lavoro, inoltre, deve avere un’altezza compresa tra 70 e 80 centimetri circa.

Se si utilizzano dei tablet è bene appoggiarli su supporti adeguati (eventualmente reclinabili) e non sulle ginocchia.

Smart working: le caratteristiche delle sedie da lavoro

Le sedie non sono tutti uguali: è importante, quindi, optare per un modello adatto alle proprie esigenze e alle proprie reali necessità. Sedile e schienale, infatti, devono poter essere regolati in modo indipendente e la dimensione della seduta deve essere adeguata alle caratteristiche individuali.

Inoltre, un aspetto da non sottovalutare è il sostegno alla regione dorso-lombare, fondamentale per evitare spiacevoli dolori alla schiena. Infine, la sedia da lavoro ottimale deve essere girevole, reclinabile e accompagnata da un opportuno poggiapiedi.