Il coronavirus sta incidendo pesantemente nelle abitudini degli italiani, specie dei cittadini delle regioni in cui si sono registrati focolai della malattia infettiva. Mentre si dibatte sulla possibile riapertura delle scuole a partire da lunedì – il Trentino Alto Adige ha già dato l’annuncio, Lombardi e Veneto nicchiano in attesa di un via libera governativo – lo sport è desolatamente fermo.

Si gioca solo nella Serie A di calcio, ma rigorosamente a porte chiuse e dunque senza pubblico. Ferme invece tutte le manifestazioni amatoriali e stop anche ai campionati dilettantistici. Il terrore dettato dalla prospettiva di un possibile dilagare del virus all’interno di uno stadio o di un palasport ha indotto gli amministratori pubblici a vietare le manifestazioni sportive locali mentre Federazioni e Leghe si interrogano su quale strada intraprendere.

Nella Marca tutto è congelato. La Came Dosson ha dovuto rinunciare alla trasferta di Coppa Divisione ad Eboli dopo che il sindaco locale ha chiuso l’impianto proprio per paura che la malattia possa viaggiare come compagnia indesiderata e nascosta della squadra di mister Rocha. Al palo anche il Benetton Rugby che ha dovuto rinviare il programmato match di Guinness Pro14 contro l’Ulster: non giocare per una o due settimane potrebbe diventare un problema per i Leoni che stanno comunque vivendo una stagione complessa.

Ferma ovviamente l’Imoco che con quella di stasera è salita al poco invidiabile record di tre partite saltate. La Lega Volley femminile sta vagliando le opzioni e si fa largo anche l’ipotesi di una conclusione anticipata della stagione regolare in caso di perdurare dei divieti pubblici. Per le Pantere, chiamate agli impegni anche di Coppa, si tratterebbe di sfasare il proprio calendario dilatando gli impegni fino alla partenza dei playoff in aprile.

Quanto al basket, TVB non gioca una gara ufficiale dallo scorso 9 febbraio, giorno del derby di ritorno al Taliercio. Osservata la pausa per la Coppa Italia e le Nazionali, c’è stato appena il tempo di una fugace amichevole con Trieste a Ponzano prima dello stop che ha imposto tra l’altro l’annullamento dello scrimmage con Mantova a Bassano ed il rinvio della gara contro Trento al Palaverde. Il campionato dei biancocelesti potrebbe riprendere domenica a Pesaro in casa della Vuelle, desolatamente ultima ed ormai condannata alla retrocessione, ma non è detta l’ultima parola: già si vocifera di una seconda settimana di stop almeno parziale del torneo, con l’opzione (non gradita da quasi tutti i club per motivi di mancato incasso) di giocare le partite nelle zone a rischio senza pubblico. Il presidente federale Gianni Petrucci ha chiesto uno sconto fiscale a vantaggio delle società ma la palla resta saldamente nelle mani dell’Esecutivo. Toccherà ai ministri Spadafora e Speranza decidere. E non è detto che i loro prossimi provvedimenti siano benevoli. E c’è già chi teme anche per i Giochi olimpici estivi a Tokyo: il coronavirus congelerà anche la fiamma olimpica?