Jack e il fagiolo magico - un'immagine dello spettacolo
Jack e il fagiolo magico - un'immagine dello spettacolo

Domenica 6 febbraio doppio appuntamento nei teatri del Settore Cultura del Comune di Venezia per i bambini e le loro famiglie. Al Teatro Momo di Mestre e al Teatrino Groggia di Venezia vanno in scena due spettacoli imperdibili dedicati ai più piccoli.

Al Teatro Momo,alle 16.30 per la stagione Domenica a Teatro, va in scena “Jack e il fagiolo magico” della compagnia La Luna nel letto/ Associazione culturale Tra il dire e il fare. Ispirato ad una fiaba della tradizione orale inglese, lo spettacolo racconta la storia di un bambino che riesce a trovare il lieto fine alle sue disavventure, guidato dal suo istinto, dalla sua fiducia nella vita e dalla sua intelligenza. Una storia emblematica che una attrice, burattinaia e macchinista come Maria Pascale, restituisce al pubblico dei piccolissimi e dei suoi accompagnatori attraverso il gioco della narrazione e della messa in moto di una piccola macchina scenica raffinata, intrisa di marchingegni, giocattoli e visioni pittoriche. Lo spettacolo sarà riproposto la mattina di lunedì 7 e martedì 8 febbraio agli alunni delle scuole primarie del territorio per la Rassegna A Teatro con la Scuola 2022. A Teatro con la scuola come Domenica a Teatro, sono organizzate dal Settore Cultura del Comune di Venezia in collaborazione con Arteven – Circuito Regionale Teatrale.

 

A Venezia invece sempre alle 16.30, al Teatrino Groggia per la stagione A pesca di sogni organizzato con La Piccionaia, Centro di Produzione Teatrale, Bruno Cappagli sale sul palcoscenico con “Con viva voce. Storia di Ivan e il lupo grigio”, dello stesso Cappagli e di Guido Castiglia, luci di Andrea Aristidi e costumi di Tanja Eick, con le scenografie di Valeria Valenza e Fabio Galanti. Il racconto dal vivo non trasmette soltanto una storia, ma diventa relazione affettiva, trasformandosi in un dono prezioso. La storia de Il principe Ivan e il lupo grigio è una fiaba popolare russa presente nella raccolta di Aleksandr N. Afanasjev, una storia di cavalieri, uccelli di fuoco, cavalli d’oro, lupi e principesse. Nella narrazione, fatta di bivi, il desiderio e la curiosità spingono a fare delle scelte e a commettere degli errori, che condizionano il percorso ma, allo stesso tempo, aiutano a crescere. “La bisnonna del mio nonno era russa e raccontava sempre una storia al nonno del mio nonno, che a sua volta la raccontava alla mamma del mio nonno, fino ad arrivare a mio nonno, e poi a me. Io ho sempre ascoltato quella storia, sin da piccolo. Credo di essere diventato attore proprio allora, per poterla raccontare a mia volta”.