Ecco le principali notizie di Treviso e provincia:

  • Scuole e viabilità – Non ci sono fondi sufficienti agli interventi di ordinaria manutenzione
    I fondi destinati all’edilizia scolastica e alla manutenzione delle infrastrutture stradali stanziati dallo Stato per il Veneto saranno poco più di 16 milioni. Un budget basso che si stima coprirà solo il 30% del fabbisogno complessivo per la manutenzione ordinaria di scuole e strade provinciali. La senatrice Puppato afferma che le scuole della provincia di Treviso hanno già usufruito di 70 milioni per istituti nuovi o per adeguare gli esistenti. “I fondi ci sono” conclude la senatrice pd, “ma potrà usufruirne solo chi è pronto con progetti cantierabili”.
  • Furbetti del camice – Uil Treviso denuncia la poca attenzione al divieto del camice fuori l’ospedale
    Uil Treviso denuncia un “malcostume” ormai troppo comune in Usl2. L’abitudine dei camici bianchi a passeggio, fuori dall’ospedale per raggiungere il bar del Ca’ Foncello, oppure al parcheggio per spostare la macchina. Zoccoli ed indumenti trasportano virus e microbi dall’ospedale all’esterno e viceversa. L’Unione Italiana del Lavoro chiede alla direzione strategica dell’Usl 2 di adottare immediati provvedimenti.

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  • Caso Petrillo – L’assistente sanitaria sempre più vicina alla sospensione
    Si aggrava la posizione di Emanuela Petrillo a seguito degli esami condotti dall’Istituto Superiore di Sanità. Accelera il procedimento disciplinare interno, avviato da Uls2 nei confronti della donna, accusata di aver finto migliaia di vaccinazioni di bambini tra Veneto e Friuli. La decisione di sospensione potrebbe avvenire per fine estate.
  • Ex casa di riposo Ponzano – La struttura trasformata in un nuovo centro accoglienza
    Sono in arrivo un gruppo di profughi all’ex casa di riposo La Badiola di Ponzano. Sul numero non ci sono ancora certezze, si ipotizza una decina. Nei giorni scorsi i residenti si sono allarmati vedendo insoliti movimenti tipo l’arrivo di letti e materassi, nell’edificio disabitato da tre mesi. Ai residenti viene il sospetto che l’amministrazione comunale volesse tenere nascosto l’arrivo dei profughi, essa infatti ha comunicato la notizia in un’abitazione privata.