Si chiuderà lunedì 30 novembre la mostra che da 7 mesi anima lo storico palazzo veneziano, sede della Fondazione Pinault.
Totalmente incentrata sull’opera dell’artista contemporaneo francese Martial Raysse, la mostra “Futurologia, 2015-1958 / 1958-2015” affronta il lavoro del maestro, non secondo una scansione cronologica, bensì con l’intento di mettere a confronto epoche diverse, nella convinzione che l’osservazione delle opere più vicine all’attualità modifichino sensibilmente l’interpretazione dei lavori precedenti, rilanciando la riflessione sul ruolo della pittura e su quello dell’artista.
Con oltre 300 opere, alcune mai esposte in pubblico prima, la mostra celebra uno dei più grandi Nouveaux Réalistes, in un delicato equilibro fra passato e presente, capace di generare una sensazione inedita di atemporalità, in cui i colori volutamente forti e artificiali della pittura e del neon aiutano l’artista ad esaltare virtù e temperamenti di oggetti del quotidiano, affibbiando loro immagini e simboli che li trasformano in indecifrabili cosmogonie.
Una mostra-evento da non perdere, a cui accostare la visita di “Slip of the Tongue”, curata dal celebre Dahn Vo ed attualmente in corso presso Punta della Dogana, seconda sede veneziana della Fondazione.
 
Emanuela Minasola
martial raysse