Domani, lunedì 16 novembre, sul canale YouTube Ateneo Veneto, dalle 8, sarà disponibile la presentazione del volume “Uscire dal carcere a sei anni. I figli delle detenute tra diritti che confliggono: stare con la madre o essere liberi”, di Carla Forcolin (Milano, FrancoAngeli 2020) con il contributo di Aurea Dissegna, Mario Magrini e Maurizio Pitter. Prefazione di Gianfranco Bettin L’autrice conversa con Aurea Dissegna, Gianfranco Bettin. Modera Barbara Marengo.

Di seguito la nota di presentazione del libro e dell’evento:

Soffrono in silenzio perché non hanno voce. Gli effetti di questo loro dolore sfoceranno dopo anni di distanza. Ci sono bambini che possono arrivare a trascorrere sei anni in carcere, pur essendo gli innocenti per definizione: sono i figli delle detenute che le madri portano con sé negli Istituti a Custodia Attenuata per Madri (ICAM), perché non sanno a chi lasciarli o perché i bambini stessi hanno bisogno di loro. A Venezia decine di bambini hanno trascorso la loro infanzia in un Istituto a custodia attenuata per madri, costruito appositamente presso il carcere femminile della Giudecca. Non parliamo di qualche mese, ma di anni.

Negli Icam le stanze sono più belle, ma da lì non si può uscire con la mamma; i blindi sono stati sostituiti da porte robuste, che però rimangono invalicabili. I bambini non si lasciano ingannare sulla natura di questi luoghi e capiscono benissimo che sono in carcere, soprattutto crescendo.

Prima della legge 62 del 2011, i piccoli potevano stare con la madre fino a 3 anni e spesso nel tempo dimenticavano la prima parte della loro vita. Dopo il 2011 si sperava che, essendo prolungata la loro indiretta detenzione, non venissero più separati dalla mamma. Invece ne vengono “solo” separati più tardi. Se la mamma ha espiato gran parte della pena e i magistrati le permettono di finire di scontarla agli arresti domiciliari o in casa famiglia, possono uscire con lei. In caso contrario, al compimento del sesto anno, o sono accolti nella famiglia d’origine o sono posti in affidamento. Anche l’affidamento dovrebbe essere consensuale, per il bene dei bambini, ma capita perfino che sia giudiziario.

E’ evidente che l’uscita dei bambini deve essere preparata e graduale, concordata con la madre. Ma non sempre è così.

Il carcere non è un luogo dove crescere i bambini. Su questo l’accordo è unanime. Eppure, con l’attuazione della legge 62/11, nata dalle migliori intenzioni, l’indiretta detenzione dei bambini che accompagnano le madri in carcere è stata raddoppiata nel tempo.

Il nuovo libro di Carla Forcolin, “Uscire dal carcere a sei anni” si rivolge in primis al legislatore, perché rimedi agli effetti indesiderati di una legge buona, ma anche a tutti coloro i quali si occupano a vario titolo della tutela dell’infanzia.

Carla Forcolin, fondatrice dell’Associazione “La gabbianella e altri animali” per l’adozione e l’affidamento, ne discuterà con la sociologa Aurea Dissegna, già Garante dei diritti dei bambini e dei detenuti della Regione Veneto, con il sociologo e scrittore Gianfranco Bettin, che ha curato anche la prefazione del volume, e con la giornalista Barbara Marengo nel corso della presentazione del volume che sarà disponibile sul canale YouTube dell’Ateneo Veneto a partire da lunedì 16 novembre alle ore 08.00.

Sempre lunedì 16 novembre, alle ore 17.00, l’Associazione “La gabbianella e altri animali” ha organizzato un webinar sullo stesso tema, al quale è possibile partecipare attraverso la piattaforma Google Meet al link https://meet.google.com/wzv-gstm-qpq