Solidarietà della Cisl al vescovo di Treviso, attaccato dai no vax per aver ribadito e fatto proprie le parole del Papa riguardo alla vaccinazione anti-Covid come scelta eticadi cura per noi stessi e per le persone che amiamo, di grande responsabilità per il bene nostro e di tutti”.
Monsignor Michele Tomasi ha definito la scelta di vaccinarsi un “atto d’amore”.
“Massima solidarietà al vescovodice Massimiliano Paglini, segretario generale della Cisl Belluno Treviso -, condividiamo la sua posizione sulla indispensabile responsabilità che ogni singolo cittadino deve esercitare vaccinandosi per il bene proprio e della collettività, per la tutela della propria salute e di quella degli altri, a partire dalle persone più fragili. Le vaccinazioni sono la conditio sine qua non per ripartire ed evitare il collasso dell’economia e dell’occupazione”.
Per questo, la Cisl a livello sia veneto che territoriale sta preparando una campagna di sensibilizzazione alla vaccinazione che coinvolgerà sia i delegati aziendali che i pensionati, “anche in contrasto – sottolinea Paglini – alla monumentale disinformazione che circola da anni sui social a causa dei no vax. Noi faremo la nostra parte favorendo in tutti i modi le condizioni perché tutti possano vaccinarsi, nelle fabbriche, nelle aziende, negli uffici. Come Cisl siamo convinti che la vaccinazione debba essere garantita, in forma gratuita, a tutti”.
Allo stesso tempo, spiega il segretario generale, è importante che a livello nazionale siano garantiti gli approvvigionamenti e che a livello locale sia aggiornato il tavolo di confronto con le associazioni datoriali per aggiornare i Protocolli per il contenimento e il contrasto della pandemia da Covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritti la scorsa primavera, “adeguandoli alle opportunità e necessità poste nel Piano di vaccinazione e stabilendo congiuntamente le linee guida da seguire”.
Intanto, è tutto pronto in quattro sedi della Cisl interprovinciale per uno screening Covid-19 su base volontaria sugli operatori, i sindacalisti e i dipendenti Cisl, del Caf, del Patronato Inas e di tutti i servizi.
Più di 170 le persone che hanno aderito.
I tamponi verranno effettuati su appuntamento a partire da lunedì in quattro sedi (Conegliano, Montebelluna, Treviso e Belluno), dove sono in allestimento degli spazi dedicati rispondenti alle necessarie misure per l’effettuazione dei tamponi da parte degli operatori sanitari in piena sicurezza: aerazione, distanziamento, gestione dei flussi di ingresso e uscita. Verranno effettuati tamponi rapidi. In caso di positività, verrà fatto immediatamente il molecolare.
“È una iniziativa che abbiamo condiviso con tutti i dipendenti e che ha registrato un’adesione pressoché totale – sottolinea Paglini -. Si tratta di uno screening fondamentale al rientro dopo le festività natalizie per tutelare i singoli operatori così come le tante persone con cui ogni giorno veniamo in contatto nello svolgimento della nostra attività, sia negli uffici delle nostre sedi, dove – lo ricordiamo – si accede solo su appuntamento, che nei luoghi di lavoro”.