L’eurodeputato trevigiano:«Bastano mille euro a testa per farne una grande public company,farò da garante ma i veneti si comprino Veneto Banca»

La proposta

Questa la provocazione dell’eurodeputato«Facciamo in modo che Veneto Banca non sparisca. La Bce chiede un miliardo di ricapitalizzazione e allora gli 88mila soci della banca, e tutti i cittadini che hanno interesse alla sua sopravvivenza, si mettano assieme. Mettendo ognuno una cifra non impossibile, un miliardo lo si raggiunge. Bastano anche mille euro a testa. E io mi presto a fare da garante». Remo Sernagiotto, deputato europeo dei Conservatori Riformisti, lancia la proposta che sfiora l’utopia: creare una maxi public company per comprare la banca, mantenerla nel territorio ed evitare che venga inglobata dal Fondo Atlante. Ci crede, Sernagiotto. Quando parla di 200mila persone pronte a investire – «Perché oltre agli azionisti ci metto anche i correntisti e tutti i cittadini che vogliono partecipare» – lo fa con convinzione. E non si cura dell’ondata di scetticismo che solleva. «Ci sono imprenditori disponibili – dice – mi hanno contattato per lanciare questa iniziativa. Io, che non sono né socio né correntista, mi offro come figura di raccordo. Se lasciamo che il Fondo Atlante si prenda tutto con un miliardo, finirà ogni cosa. Come sta accadendo a Vicenza. Il progetto ormai è chiaro: vogliono lasciare sul mercato solo quattro grandi banche. E se avverrà questo niente sarà più come prima. Senza contare i rischi enormi che si correranno. Tanto per fare un esempio: molti fidi dati da Veneto Banca sono garantiti dalle azioni, che adesso non valgono più niente. Se dovesse subentrare una grande banca, potrebbe chiedere indietro quei fidi per mancanza di garanzie adeguate. Sarebbe un disastro, la fine di un territorio. Una cosa che non deve accadere».

La Soluzione

E quindi per Sernagiotto la soluzione è solo una: che il popolo degli azionisti, dei piccoli risparmiatori, trovi la forza di diventare il vero padrone della banca: «Veneto Banca nonostante tutto, continua a mantenere degli asset importanti, ha sempre la rete delle sue filiali. Nel giro di qualche anno sono sicuro che darebbe dei benefici a chi ci ha creduto».

Il Problema

Una cosa però l’eurodeputato non spiega: come convincere chi ha già perso tutti i risparmi o quasi a mettere ancora mano al portafoglio e investire in Veneto Banca. «Io sto lanciando un grido d’allarme e invito tutti a fare qualcosa».

Gian Nicola Pittalis

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