Il Consiglio comunale ha approvato la proposta di delibera intitolata “adeguamento Istat degli oneri di urbanizzazione e revisione del contributo del costo di costruzione, approvazione della disciplina per il calcolo del valore delle monetizzazioni degli standard”.

L’atto adegua, a partire dalle pratiche presentate dal 4 gennaio 2021, gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria a carico del concessionario previsti dal Testo Unico dell’Edilizia sulla base delle variazioni dei prezzi al consumo certificati dall’indice Istat per il periodo gennaio 2010-agosto 2020: è stata approvata una variazione del 10,8%, cui si aggiungono “modifiche alle tabelle parametriche per intervenire con opportune differenziazioni delle percentuali dei contributi per le diverse destinazioni, rapportandole alle esigenze di politica urbana e alle diverse classificazioni delle destinazioni d’uso”, tenendo conto anche “dell’attuale situazione di crisi economica indotta dalla pandemia” e favorendo “il recupero delle costruzioni esistenti” rispetto alla costruzione di nuovi edifici.

La percentuale da applicare per il calcolo del contributo sul costo di costruzione relativa al settore direzionale viene quindi abbassata rispetto al 10% originario, indicato dal Consiglio comunale nel 1979, perché oggi questa categoria è “inserita nel Testo Unico dell’Edilizia assieme al produttivo, per il quale non si paga il contributo sul costo di costruzione, tenendo conto che nel direzionale sono compresi anche gli spazi per coworking e realtà lavorative innovative. Se il contributo del turistico-ricettivo non vede “sostanziali variazioni di importi”, il settore commerciale viene ulteriormente suddiviso in base alle diverse destinazioni d’uso, favorendo i negozi di vicinato rispetto alla medie o grandi strutture.

Di seguito le modifiche alle percentuali da applicare, che non coinvolgono i settori dell’industria, dell’artigianato e dell’agricoltura, visto il periodo di crisi economica causata dalla pandemia:

commerciale relativo a esercizi di vicinato 3%;
commerciale relativo ad esercizi di media dimensione 8%;
commerciale relativo ad esercizi di grande dimensione 10%;
direzionale e/o servizi 1%;
turistico-ricettivo 2%.

La delibera adegua inoltre il costo di costruzione della destinazione residenziale sulla base delle variazioni dei prezzi al consumo indicate dall’indice Istat per il periodo compreso tra gennaio 2010 e agosto 2020 (variazione 10,8%), modificando l’importo da 240,34 euro per metro quadro (anno 2010) a 266,29 euro per metro quadro (anno 2020). Si specifica inoltre che, per quanto riguarda gli oneri previsti per le Rsa, quest’ultime sono soggette agli oneri previsti per la residenza “nella quantità massima, senza applicazione di alcuna riduzione”.

Vengono individuate anche delle “soglie di attenzione” con relative percentuali riferite al costo unitario per metro quadro di superficie complessiva e totale, misurata con i criteri della normativa vigente per ciascuna destinazione d’uso in ambito turistico, commerciale direzionale o svolgimento di servizi, per tutte le domande di Permesso di Costruire e S.C.I.A.

Direzionale: nuova costruzione 1.100 euro per metro quadro, ristrutturazione 716,33 euro per metro quadro
Commerciale vicinato nuova costruzione 1.100 euro per metro quadro, ristrutturazione 550 euro per metro quadro
Commerciale media struttura nuova costruzione 1.000 euro per metro quadro, ristrutturazione 700 euro per metro quadro
Commerciale grande struttura nuova costruzione 1.000 euro per metro quadro, ristrutturazione 700 euro per metro quadro
Alberghiera nuova costruzione 1.350 euro per metro quadro, ristrutturazione 945 euro per metro quadro
Le soglie di attenzione del costo di costruzione per interventi edilizi a Venezia e Isole vengono aumentate del 20%.

Nel testo dell’atto si prende atto poi che la giurisprudenza ha chiarito che l’obbligo di pagamento di “contributo straordinario” (l’ex “beneficio pubblico”) si applica a tutti gli interventi in variante o in deroga, a differenza di quanto indicato dalla delibera del 20 marzo 2015 del Commissario straordinario che disponeva il calcolo del contributo solo per gli accordi di pianificazione.

Sono stati infine approvati i nuovi costi di monetizzazione di parcheggi o aree verdi (ossia la corresponsione di una somma di denaro all’Amministrazione comunale per la realizzazione in altro luogo di queste strutture al posto dall’attuattore), stabilimento che in centro storico e isole la quota di stalli non realizzati dovrà essere monetizzata “per una percentuale non inferiore all’80% della quantità totale”. La superficie di un singolo posto auto è convenzionalmente stabilita in 25 metri quadri.

Di seguito i nuovi costi di monetizzazione:

PARCHEGGI (euro al metro quadro)

Centro storico

Residenziale (non dovuto)
Commerciale 1000
Turistico Ricettiva 1000
Direzionale 240
Isole lagunari

Residenziale (solo per Lido e Pellestrina) 220
Commerciale 480
Turistico Ricettiva 480
Direzionale 220
Municipalità di Mestre-Carpenedo

Residenziale 200
Commerciale 480
Turistico Ricettiva 600
Direzionale 200
Municipalità di Favaro Veneto e Chirignago-Zelarino

Residenziale 200
Commerciale 320
Turistico Ricettiva 320
Direzionale 200
Municipalità di Marghera

Residenziale 200
Commerciale 240
Turistico Ricettiva 240
Direzionale 120
AREE VERDI (euro al metro quadro)

Centro storico

Residenziale (non dovuto)
Commerciale 100
Turistico Ricettiva 100
Direzionale 100
Isole lagunari

Residenziale (solo per Lido e Pellestrina) 100
Commerciale 100
Turistico Ricettiva 100
Direzionale 100
Municipalità di Mestre-Carpenedo

Residenziale 100
Commerciale 100
Turistico Ricettiva 100
Direzionale 100
Municipalità di Favaro Veneto e Chirignago-Zelarino

Residenziale 100
Commerciale 100
Turistico Ricettiva 100
Direzionale 100
Municipalità di Marghera

Residenziale 100
Commerciale 100
Turistico Ricettiva 100
Direzionale 100