Paolo Zanetti al Penzo
Paolo Zanetti al Penzo

Queste le dichiarazioni di mister Paolo Zanetti, allenatore del Venezia FC, al termine del recupero dei 30 minuti mancanti del match contro l’Empoli, che hanno confermato il 2-0.
Innanzitutto Mister, da che cosa è derivata la scelta di non toccare i giocatori che erano in campo al momento della sospensione?
“Intanto la condizione fisica era comunque buona: tanti giocatori hanno fatto 60 minuti ma  stamattina hanno recuperato. Oltre a questo, ho provato con tutti i ragazzi e tutti mi hanno dato la stessa risposta, cioè che tutti volevano giocare, stavano bene e volevano completare un piccolo capolavoro che avevano fatto ieri, ed oggi se la sono portati a casa strameritandolo per quello che si è visto in campo. Ci aspettavamo un po’ di pressione da parte loro, che però ci hanno concesso anche 3-4 situazioni importanti per noi; però abbiamo subito un’occasione importante solamente in mezz’ora, per cui  credo che la vittoria sia legittima e strameritata, considerando anche che incontravamo una squadra veramente forte, oltre ad essere la prima della classe”.
Si è vista non solo un’ottima tecnica, ma anche grande carattere unito alla gran voglia di lottare su ogni pallone, l’hanno dimostrato in tanti in campo.
“Sì, sono d’accordo. Chiaro che questa componente ci sta caratterizzando e quindi non è un caso, anzi secondo me è uno degli aspetti fondamentali in questa categoria. Ho dei giocatori che hanno comunque l’agonismo nel DNA, perciò bisogna cercare di tirarglielo sempre fuori. Poi è ovvio che, per vincere queste partite, soprattutto sul 2-0, che è un risultato che parla chiaro e netto, servono tantissime componenti: tattiche, mentali, e noi difatti abbiamo messo in campo tutto quello che sappiamo. E ribadisco: lo abbiamo fatto contro una squadra che ha veramente grossi valori in tutti i reparti, oltre ad essere ben allenata”.
Si aspettava questo inizio di campionato così buono, e soprattutto con l’impressione che i ragazzi abbiano veramente seguito tutte le sue direttive, comprendendo subito il suo modo di giocare  e di di intendere il calcio?
“Me lo aspettavo? Non lo so. Lo speravo di sicuro. Senza dubbio, fin dalle prime partite abbiamo sempre fatto bene, eccezion fatta per la sconfitta contro il Frosinone in casa, dove abbiamo fatto comunque 70 minuti straordinari. Quindi, al di là dei risultati, credo che ci sia un feeling importante tra me la squadra, i ragazzi credono in quello che facciamo. Come ho sempre detto, allenare questo gruppo è un piacere unico, mi ritengo un allenatore fortunato”.