Marco Modolo, capitano nonché difensore del Venezia FC, ha incontrato la stampa in web-conference,a pochi giorni dal match contro la Reggina.
“I giorni di pausa, dovuti agli impegni delle nazionaliha esordito Modolosono serviti sia per recuperare i giocatori infortunati, sia per chi, magari aveva fatto qualche partita in più oppure addirittura le aveva giocate tutte, ed aveva dunque bisogno di recuperare, sia fisicamente che mentalmente, ma anche per chi rientrava dopo un infortunio per rimettersi alla pari con gli altri, Sono stati dunque tre giorni molto importanti, a seguito dei quali abbiamo fatto del lavoro intenso: è da ieri infatti che stiamo preparando la partita con la Reggina di venerdì”.
Tu personalmente come stai, dopo gli acciacchi fisici che ti sono capitati e ti hanno tenuto fuori dal campo?
“Tre settimane fa ho avuto una frattura al mignolo del piede, non riuscivo a mettere la scarpa, e quindi ho dovuto saltare quelle due partite; però a Monza, con un infiltrazione, sono riuscito a giocare. Adesso sto bene, sono al 100%”.
Siete andati a riposo con una vittoria contro un avversario non da poco come il Monza: una cosa che, a parte aver fatto classifica, sicuramente vi ha dato morale, perché andare in pausa con una vittoria non è scontato.
“Indubbiamente è stata una partita molto importante, per prima cosa per quello che diciamo sempre, cioè perché la prestazione è stata importante. Poi certo, anche per il morale ci deve dare una grande spinta, per la consapevolezza delle nostre potenzialità; abbiamo ottenuto anche un grande risultato e visto che da alcune gare non riuscivamo a ottenere la vittoria, è stato un bel balzo in avanti. Il tutto ci ha permesso di lavorare in questi quindici giorni con un po’ più di serenità. Però  da ieri pensiamo solo alla Reggina, mentre Monza l’abbiamo già dimenticata, fa parte del passato. Il mister sotto questo punto di vista è stato molto bravo.  Non dobbiamo portarci quella la partita dentro di noi, perché ogni partita fa storia a sé. Ora dobbiamo pensare, una per volta, alle prossime gare”.
La partita contro la Reggina vi vedrà di fronte ad una squadra completamente differente rispetto all’andata.
“Sì, ha cambiato allenatore, e con questo hanno dato una svolta loro campionato, perché  hanno ottenuto risultati molto importanti. Hanno anche cambiato modulo di gioco, inoltre a gennaio hanno inserito dei giocatori molto forti; quindi sarà tutt’altra partita rispetto a quella dell’andata”.
Guardando al campionato: sembrava, a detta di molti, che l’Empoli avesse già messo un piede in Serie A; poi è esploso un focolaio, a causa del COVID, e tutto è stato rimesso in discussione.
“Sono molti i fattori che hanno condizionato questo campionato. Dall’assenza di pubblico sugli spalti, che ha fatto sì che ci sia veramente poca differenza tra partite in casa e partite fuori casa, poi, appunto, il COVID. Mi dispiace per l’Empoli,  perché comunque la situazione è complicata, perché adesso devono rimanere fermi qualche giorno, in un momento  in cui magari ci si vorrebbe allenare per preparare al meglio le prossime partite, che oltretutto si giocano ogni quattro giorni. Non è certo facile, ma bisogna cercare comunque di limitare il più possibile  i contatti, anche all’interno dello spogliatoio, bisogna usare la mascherina, fare prevenzione. Perché dici: “A me non capita, ma poi se mi capita…” In tal senso, il nostro staff medico sta puntando molto sotto questo aspetto, ci sta chiedendo un sacrificio. Ma d’altronde mancano otto partite,  si giocherà ogni quattro giorni: c’è bisogno di tutti e c’è bisogno di allenarsi”.
Tu hai vissuto molte promozioni:  dalla D alla C dalla C alla B. Inoltre, se sabato scenderai in campo, sarà per te la partita numero 238 , arriveresti a solo 1 dal record di Mattia Collauto.
“Penso che tutti abbiamo da perdere, tutti i miei compagni, in questa lotta alla promozione. Certo, per me in particolare la serie A è un sogno grande, lo ha ogni calciatore fin da piccolo: arrivare in Serie A significherebbe raggiungere l’olimpo del calcio, sarebbe qualcosa di eccezionale, di straordinario, il sogno di tutti noi. La nostra annata calcistica è partita ad agosto , tutti abbiamo lavorato in un determinato modo,  crescendo come gruppo e come squadra, sia a livello tecnico che a livello tattico livello. Il tutto per arrivare ad aprile-maggio a giocarci qualcosa di importante. Noi siamo stati bravi, fino ad ora, a creare i presupposti per questo, e adesso mancano otto partite, in cui chi ha più testa, più cuore, più gambe, arriverà fino in fondo. Una cosa è certa: sono sicuro che abbiamo seminato molto bene, e adesso sta a noi dare tutti noi stessi per arrivare poi, a fine campionato, e realizzare qualcosa di importante. Avevamo imboccato la direzione per la serie A già qualche stagione fa, poi il nostro treno ha fatto una retromarcia pazzesca, e quindi, ora che abbiamo il treno che va nella giusta direzione, dobbiamo cercare di prenderla a tutti i costi: abbiamo da perdere quanto il Lecce , quanto il Monza. Arrivati a questo punto, conta solo quello che si ha dentro e bisogna veramente dare il tutto per tutto. Poi, tra otto giornate, si vedrà”.
Come valuti il livello della serie B di quest’anno?
“A parte l’Empoli, che come detto purtroppo ha problemi a causa del COVID, tutte le altre squadre sono sostanzialmente tutte lì; da ora in avanti le partite, tutte, sono finali, quindi sostanzialmente non si sono calcoli da fare, se non da pensare ad una gara alla volta. e venerdì, contro la Reggina, l’errore più grande sarebbe quello di tirare il freno a mano, quindi c’è da andare a 1000 all’ora, da dare il 110%. Dovremo, per ogni partita. prepararla nel miglior modo possibile, anche se ci sarà magari poco tempo per qualche singola gara, tuttavia dovremo dare il massimo ogni giorno, da qui alla fine”.
Quale potrebbe essere il vostro punto di forza, in una volata per il secondo posto come obiettivo massimo, rispetto alle altre contendenti, che magari avevano maggiormente i favori del pronostico?
“Ora come ora, non ci sono squadre favorite, per nessun motivo, e la nostra forza deve essere la nostra identità, quello che siamo diventati da agosto fino ad oggi 30 marzo; e noi abbiamo costruito, abbiamo seminato qualcosa di importante. Oggi abbiamo la nostra identità, ed è quella che ci deve portare ad affrontare queste otto partite”.