Niki Mäenpää e Mattia Collauto
Niki Mäenpää e Mattia Collauto

Oggi è stata di scena la presentazione ufficiale, in conference-call, del nuovo portiere del Venezia, Niki Mäenpää. Il giocatore è stato introdotto dal direttore sportivo lagunare, Mattia Collauto. “Ci siamo trovati di fronte al serio problema dell’infortunio al nostro portiere Luca Lezzerini, il che ci ha obbligati a rivedere il nostro parco portieri; oltretutto, la cosa è successa 5-6 giorni dopo la fine del mercato d’inverno. E questo ci ha messo un po’ in  difficoltà, considerato che indubbiamente Pomini  sta rispondendo da grande portiere, ma soprattutto da grande persona qual è. Tuttavia, credo che ci fosse la necessità di intervenire, avendo nel medesimo ruolo due ragazzi molto bravi ma che hanno bisogno di fare un percorso e di crescere;  lo stanno facendo ugualmente, perché ripeto, sono due giocatori molto interessanti, che però hanno bisogno di tempo. Il che ci ha convinti in merito al fatto che fosse meglio intervenire; ci abbiamo messo qualche giorno, abbiamo individuato il profilo di Niki , che ritengo essere di alto livello, perché è un giocatore che  ha una carriera importante: ha infatti, alle spalle, diverse esperienze con società importanti in campionati importanti, inoltre è un giocatore che ha giocato in nazionale parecchie volte. Naturalmente, non avendo avuto l’opportunità di vederlo dal vivo per ovvi motivi, ci siamo  delle sensazioni di Massimo Lotti, che è una una persona molto fidata, e questo non lo dico io ma parlano i numeri per lui. Poi, naturalmente, sotto la responsabilità mia e di Paolo Poggi. Tornando a Niki: dal punto di vista umano è un portiere che aggredisce la partita, è un giocatore che vive le evoluzioni situazionali del gioco, quindi ci ha colpiti e l’abbiamo preso”.
Quindi tra lui e gli altri portieri come avverrà la scelta di chi giocherà tra i pali?
“Sarà una scelta del campo credo, perché abbiamo a che fare con due portieri di grande esperienza, con un grande passato e credo che saranno determinanti tutti e due, e questa non è una frase fatta, ma una linea che vale per tutti qui da noi. Del resto, la forza di questo gruppo è proprio questa: l’allenatore ed il club hanno dato, appunto, questa linea: decide  il campo. Finora  è sempre stato così e sarà sempre così. Chi si è ritagliato uno spazio è solo perché lo ha meritato”.
Prosegue dunque la linea  del Nord Europa per quanto riguarda la scelta dei giocatori. Un  mercato, quindi,  che si sta rivelando sempre più interessante.
“A dire il vero questa è una casualità, nel senso che non guardiamo solo a quel mercato, a quella specifica zona. La nostra linea comprende anche il fatto di  internazionalizzare le scelte. Certo, abbiamo preso dei giocatori dalla Finlandia, altri dall’Islanda, poi dalla Svizzera e dalla Francia. Adesso speriamo di prendere un altro giocatore dalla Giudecca! (ride, ndr). Scherzi a parte: la scelta è caduta su ragazzo finlandese, che però considero riduttivo valutare solo per la provenienza: è un ragazzo che ha avuto esperienze in Inghilterra, Francia, Olanda, è insomma un  giocatore internazionale. Ormai siamo nel 2021, il mercato  sempre più aperto, poi Niki è un ragazzo molto intelligente e molto aperto, si è già ambientato nel gruppo. Siamo fiduciosi che darà un grande apporto”.

Quindi è stata la volta di Niki Mäenpää.
“Sono stato sorpreso dalla chiamata del Venezia FC. Stavo ancora giocando in Inghilterra, con una squadra locale, e stavo anche aspettando la possibilità di disputare il resto della stagione con questa squadra; il tutto è avvenuto molto velocemente: il mio agente mi ha parlato dell’opportunità di venire qui a Venezia e dopo pochi giorni ero già in città a firmare il contratto”.
La scuola finlandese è ottima, per quanto riguarda i portieri. Ne conosci alcuni?
“Sì, ho parlato con Joronen dell’Italia e del campionato italiano, ma indipendentemente dalle opinioni, è stato tutto molto veloce”.
Eri già stato a Venezia?
“Sì, una volta, e molte volte in Italia: a Milano, Roma, Verona… è un paese bellissimo, adoro la lingua, il cibo, ci sono un sacco di belle cose da scoprire”.
Ti ha stupito il fatto di trovare tanti ragazzi del Nord Europa?
“Personalmente conoscevo i nomi dei giocatori ma non li avevo mai incontrati. Sicuramente è un fatto unico e particolare, per me, quello di trovare tanti giocatori del Nord Europa in un unico club del Sud Europa. Una cosa comunque stimolante, che mi aiuterà a rendere più veloce il mio inserimento qui, a Venezia”.
Ti aspettavi di trovare un collega più esperto di te in porta?
“So che in Italia è più facile trovare giocatori con una carriera calcistica più lunga, rispetto, per esempio, ad altri paesi”.
Che differenze hai riscontrato, personalmente, nei vari campionati europei?
“In Italia il calcio è molto più tecnico-tattico, più attento ai dettagli, in Inghilterra più veloce, meno attento ai dettagli che invece si curano qui in Italia”.
Qual è la stagione sportiva che ricordi più volentieri?
“Sicuramente la promozione in Premier League con il Brighton, perché anche se, in quella stagione ,non ho giocato tantissimo, ho un ricordo positivo, perché c’era un grandissimo gruppo, una grandissima squadra e, ovviamente, un traguardo unico”.
Hai giocato l’ultima gara a luglio, poi sei stato fermo a causa di un infortunio. Ora come stai?
“Mi sento molto bene. Certo sono reduce da una stagione difficile, un po’ per via del COVID, un po’ per via, appunto, del mio infortunio, però adesso ho recuperato completamente e sono pronto a scendere in campo, quando ne avrò l’opportunità”.
Che cosa e pensi della classifica del Venezia FC?
“Indubbiamene è una posizione entusiasmante, perché siamo al quinto posto, a pochi punti dalla promozione diretta. D’altro canto è vero che ci sono molti club nella stessa posizione, ma questo  aggiungerà ancora più entusiasmo alla mia motivazione”.