Mister Paolo Vanoli in Venezia FC-Lecco - foto Andrea Pattaro@Vision
Mister Paolo Vanoli in Venezia FC-Lecco - foto Andrea Pattaro@Vision

Ecco le dichiarazioni in conferenza stampa di mister Paolo Vanoli, allenatore dei lagunari, dopo il pareggio al Penzo contro il Lecco.
“Ho chiesto ai ragazzi una grande prestazione. Come succede nei momenti in cui non vanno bene le cose, a ogni errore lo paghiamo caro. Siamo stati però bravi, abbiamo macinato veramente tanto, raggiungendo il vantaggio dopo aver ottenuto il pari. Ma siamo sulla buona strada, anche se ci sono cose che si possono migliorare. La prestazione è stata di alto livello, adesso dobbiamo essere bravi a recuperare almeno di testa, perché abbiamo un’altra partita a breve. Deve essere un orgoglio comunque, per come stiamo giocando, e dico che, se si continua così, ci toglieremo delle belle soddisfazioni. Se dico questo è perché, confrontando la classifica con quella dell’anno scorso, abbiamo fatto più punti noi che, nello stesso periodo dello scorso anno, il Genoa, che poi è stato promosso in massima serie. il Genoa allora aveva 32 punti, noi attualmente ne abbiamo realizzati 34 “.
E l’esclusione iniziale di Busio a che cosa è stata dovuta?
“Perché non si è sentito bene fisicamente, ma è stato comunque bravo a venire in panchina. La staffetta tra Pohjanpalo e Gytkjaer, in quel momento della partita, è stata la cosa più giusta. I centrocampisti che hanno giocato oggi sono stati bravi. Inoltre devo fare i complimenti a Sverko, perché a parte l’errore commesso, è rientrato in breve tempo, dopo l’intervento al setto nasale”.
Lei ha detto che voleva una squadra reattiva.
“Ho detto ai ragazzi che nessuno ci può scalfire dal nostro sogno, dobbiamo continuare ad andare in campo, giocare e fare quello che sappiamo. Il campionato di serie B è lungo. E rispetto all’anno scorso questa squadra ha fatto ancora più punti del Genoa, che poi è salito in serie A, come ho detto prima. e ammetto che io, quando io vedo questa squadra giocare, mi emoziono. Gli errori poi ci sono, certo, ma al di là di questo mi piace una squadra che corra, si esprima. Questa è la nostra forza”.
L’abbiamo visto, infatti, molto emozionato durante il match.
“Ci sono dei momenti in cui devi stare con la squadra, perché io stesso li ho vissuti, questi momenti. Stiamo vivendo un sogno, ma il sogno si prepara giorno dopo giorno. Ho detto ai ragazzi: “Per come abbiamo giocato, questo punto è oro”. Adesso affronteremo un’altra partita, un’altra battaglia. Io mi sono emozionato molto. Deve essere così il nostro percorso. Ho una fortuna: nelle cose che accadono, do sempre di più. Per me le sconfitte sono leggibili come qualcosa per migliorare, e i ragazzi lo devono capire. Devono capire che non c’è la delusione per non aver ottenuto i tre punti. L’importante in questo monento è non far scappare nessuno, anche perché attualmente nessuno in classifica sta scappando. Comunque il bello di questa squadra è che vuole sempre vincere, anche se nel calcio bisogna avere equilibrio e testa. Devo dire, comunque, che questo atteggiamento della squadra è bello”.
Si poteva vincere questa gara? C’è rammarico?
“Il rammarico c’è. Va detto poi che finché ci “pensiamo noi”, nel senso che siamo noi a sbagliare, come con Cremonese e Sudtirol, c’è tanto da migliorare. Ma nei momenti no bisogna seguire la nostra strada. Ho sempre detto che le prestazioni sono più importanti del risultato. Penso che quest’anno, finora, la squadra che ci ha messo più in difficoltà sia stata lo Spezia. Il problema è che devi sempre rimanere sul pezzo. Anche lì, in quell’occasione, dov’è che siamo stati bravi? Nella resilienza e nella sofferenza”.
All’inizio aveva provato a cambiare qualcosa tatticamente; qual era il suo obiettivo?
“Loro sono stati bravi a fare il loro calcio. Quello che mi faceva più stare in difficoltà era, da un lato, il loro secondo goal, da un altro lato le loro catene laterali, che aprivano molto il gioco, soprattutto nella parte sinistra. A volte ci è mancata un po’ di furbizia, un po’ di qualità. Ma abbiamo creato molti presupposti per fare male. Dovevamo in certe circostanze avere più calma”. 
Novakovich è stato contestato. Come lo ha visto?
“Novakovich è nostro, lo paghiamo noi (ride, ndr), meno male che non è proprio un ex. Sta facendo bene e sono contento per lui. L’anno scorso ha avuto un’annata non facile, perché è un giocatore che ha bisogno di un tipo di gioco che, attualmente, il Lecco gli sta dando. Per noi invece, l’anno scorso, giocando con la doppia punta, non era funzionale al nostro gioco. Ma non è stata colpa sua. Poi va detto che c’è stato anche il cambio di allenatore, nella passata stagione. E’ un ragazzo eccezionale, sta facendo un campionato importante, e comunque anche l’anno scorso ha sempre dato una mano al nostro gruppo, quando giocava”.