Riportiamo l’intervista a David Borelli del M5S dopo l’allarme lanciato dall’Unesco in cui si sottolinea come Venezia sia in pericolo. La notizia arriva da Istanbul dove, fino al 20 luglio, si sta svolgendo il «40° Unesco World Heritage Commitee».

La commissione formata dai 21 Stati membri della Convenzione per la Protezione del Patrimonio Culturale ha redatto un documento nel quale si chiede che venga adottato con urgenza un documento legale che proibisca alle grandi navi e a quelle commerciali di entrare nella laguna, la necessità di istituire una visione condivisa da istituzioni e cittadini e avverte che il tempo scadrà tra sette mesi, superati i quali Venezia precipiterà nella danger list dell’Unesco, quella riservata ai siti a rischio a causa di guerre. Il nostro gioiello inestimabile si ritroverebbe insieme alle 54 aree di Paesi colpiti da guerre e conflitti come il Congo o lo Yemen. I fattori che stanno distruggendo il delicato ecosistema sono materiali e immateriali, visibili e invisibili. Se infatti entro il primo febbraio del 2017 il governo non interverrà per limitare turismo, traffico acqueo, grandi opere e spopolamento, la laguna, patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1987, sarà ufficialmente considerata in pericolo.

UN SONORO CEFFONE ALL’ITALIA! UNA VERGOGNA!

Non c’è più tempo da perdere! Venezia è patrimonio dell’umanità, non possiamo permettere che a causa dell’immobilismo delle Istituzioni, da quelle cittadine a quelle governative, continui a venir sottoposta a un progressivo deterioramento che ne determinerà la distruzione!  Non si può più tacere di fronte all’inerzia e all’abbandono del nostro patrimonio! Se vogliamo considerare veramente i nostri beni culturali come ricchezza stabile, nozione tanto cara alla politica degli ultimi vent’anni, un grande e inesauribile propulsore per la tanto desiderata “produttività”, la loro tutela e valorizzazione devono essere considerate come una priorità!

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Gian Nicola Pittalis

David Borelli