“Ormai siamo pienamente dentro la fase-2”. E’ questo il motivo che ha portato la Regione Veneto ad avere, praticamente pronto, il piano per gestire al meglio la ripartenza, prima di tutto delle aziende. “Abbiamo codificato – spiega Zaia – quello che dovrà essere garantito dalle aziende perché possano continuare a lavorare. Il tutto sulla falsa riga di quanto già stabilito tra le parti sociali. Un piano che sarà presentato alle aziende e ai sindacati, per eventualmente fare delle modifiche. Questa nostra iniziativa è già stata anticipata al Governo, quindi consegneremo il nostro contributo anche a loro, visto che ne stanno studiando già uno a Roma”.

Mascherine obbligatorie – “Qualcuno se ne frega di portare le mascherine e questo mi fa arrabbiare. Le mascherine non mancano, ne sono state distribuite molte e chi dice che non le trova, può comprarle anche on-line. Come Regione ne abbiamo in magazzino a sufficienza per coprire almeno i prossimi sei mesi. Bisogna capire che la mascherina, finché ci sarà ancora in giro il virus, dovrà essere come un qualsi altro accessorio che siamo sempre stati abituati a portare, come il cellulare ad esempio, sempre da avere addosso quando si esce”.

Disponibilità tamponi – “I tamponi che possiamo fare attualmente hanno come target quello di 20 mila al giorno. Non possiamo farli a tappetto, quindi per le aziende verranno fatti solo in caso fossero un focolaio. Non ci sono categorie più a rischio di un’altra”.

Mezzi di trasporto pubblici – “Noi intanto dobbiamo garantire che funzioni il più possibile i trasporti regionali e locali. Chiaramente abbiamo avuto una forte diminuzione negli ultimi 2 mesi. In caso di affollamento e quindi di impossibilità di tenere la distanza, l’unica misura è quella di portare la mascherina”.

Ordinanza non cambia – “Abbiamo visto che la maggioranza dei veneti si stanno comportando bene, stanno rispettando le regole. Molti le vogliano e le pretendono, quindi non vi sarà alcuna variazione dell’ordinanza per colpa di qualcuno che non la rispetta”.

Spiagge  – “Bisogna essere ottimisti. Io non sono di quelli che dirà che ci sarà un disastro. La speranza va tenuta alta, anche per dare una mano all’industria del turismo. Mi hanno detto che solo il 7% dei tedeschi ha disdetto la prenotazione per questa estate. Vuol dire che c’è una attesa. Ovviamente i box che sono stati proposti sono inguardabili”.

Ospedali – “Lunedì ci sarà la riapertura del punto nascita di Schiavonia. Sono passati 60 giorni ed ora siamo alla riapertura degli ospedali. L’avevo detto che questa situazione sarebbe durata qualche mese, e quindi ora abbiamo la conferma. Proprio vicino all’ospedale di Schiavonia stiamo mettendo l’ospedale da campo che ci è stato offerto, e rimarrà lì per qualche mese”.