Buone notizie per la mobilità trevigiana, in particolare a favore degli studenti. E come avevamo anticipato nel nostro Focus settimanale, nello specifico sulla smart city, andato in rete il 28 luglio. Riapre la Stazione di Santi Quaranta, meglio conosciuta dai trevigiani come “Stazionetta”. Ai nostri microfoni il presidente della Mom, Giacomo Colladon, aveva parlato di mobilità cittadina e di miglior movimentazione delle masse di studenti che ogni mattina affluiscono in centro città. Una mobilità di scambio, tra auto, gomma e rotaia. E proprio per questo si rendeva necessaria la riapertura dell’antica fermata di Santi Quaranta per un miglior raccordo successivamente con la fermata di Lancenigo.

(potete rivedere la puntata su Social Tg + Focus)

L’azienda MOM i nfatti vorrebbe trasformare la struttura in uno snodo fondamentale per tutti gli autobus che accompagnano gli studenti alle scuole all’esterno del centro città

A gennaio del 2018 Treviso potrebbe vedere finalmente la riapertura di una delle sue stazioni dei treni più storiche, ossia la fermata di Santi Quaranta che fra il 1911 e il 1938 fu servita dalla linea 2 della rete tranviaria locale, il tutto posto nelle adiacenze dell’omonima porta dato che lo scalo serviva il Villaggio Eden e la sua costruzione fu promossa da Graziano Appiani.

Tra qualche mese però lo scalo, oggi dismesso, potrebbe tornare a nuova vita grazie all’azienda di trasporti MOM.  Diventerebbe insomma uno snodo prioritario per le navette studentesche che da lì raggiungerebbero poi gli istituti scolastici fuori dal centro cittadino. Insomma, un binomio treno più eventuale autobus che potrebbe fare le fortune degli studenti che spesso hanno difficoltà a raggiungere scuola o tornare presso la propria abitazione.

Nel frattempo MOM sta comunque adeguando il proprio servizio di trasporti alle esigenze richiamate da presidi e studenti in questi primi giorni di scuola, ad esempio portando da 1 a 4 le navette disponibili per il Mazzotti a Santa Bona, e lo stesso probabilmente verrà fatto anche per l’Itis Plank a Lancenigo. Il tutto considerando però che MOM potrebbe prossimamente vedere un calo nei finanziamenti pubblici di ben 200/250 mila euro, fatto che potrebbe quindi cambiare “le carte in tavola” da un momento all’altro.