Ha varcato i confini nazionale la polemica sull’idea del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, di vendere alcuni quadri dei musei comunali per contribuire a ripianare i conti comunali. Oltre alla contestatissima idea, la stampa estera ha sottolineato anche la gaffe del primo cittadino lagunare, che aveva definito come “modernariato”  il genere di uno degli artisti potenzialmente coinvolti nell’asta, il maestro della Secessione viennese Gustav Klimt, la cui   celebre “Judith II Salomè” varrebbe almeno una settantina di milioni come base d’asta. A questo gli uffici comunali hanno affiancato un’altra opera del museo d’arte moderna di Ca’Pesaro, un quadro di Marc Chagall.

Gigi Fincato