Si chiama “Pordenonelegge il territorio” il format che permette di scoprire un territorio guidati da penne note e d’eccezione.

Città, valli, paesi, come non li avete mai visti. O meglio visti attraverso occhi che non sono i vostri ma sono lo sguardo attento, colto e affascinante di qualche grande penna narrante.

Si chiama “Pordenonelegge il territorio” il format di “escursioni d’autore” – nato dalla costola del fortunato Pordenonelegge, festival del libro, della letteratura e della poesia –  che permette di approfondire la conoscenza di un territorio attraverso la voce, le esperienze e la visione di alcuni noti interpreti della nostra terra.

Una giornata intera in cui i partecipanti vengono guidati lungo strade e luoghi, mentre la realtà si mescola con le pagine, e la sua percezione con quella dello scrittore che accompagna, restituendo un’esperienza unica.

E così dopo Treviso, riscoperta passeggiando con Fulvio Ervas, autore -fra le altre – del romanzo “Finché c’è prosecco c’è speranza” noto per la fortunata trasposizione cinematografica, sarà tra poco la volta di Venezia, con la sua San Lazzaro degli Armeni, e poi di Trento e Rovereto.

 

A San Lazzaro degli Armeni con la scrittrice Antonia Arslan

L’appuntamento a San Lazzaro degli Armeni è previsto per sabato 23 marzo.

Per noi italiani (e per molti altri nel mondo) il racconto della vicenda del popolo armeno è ormai indissolubilmente legato all’opera di Antonia Arslan, scrittrice e saggista italiana con origini armene. Tra i suoi libri più famosi, i bestseller La masseria delle allodole La strada di Smirne e Il libro di Mush.

E così attraverso la sua brillante voce ci si addentrerà nella storia di quest’isola che  i monaci armeni scelsero nel 1717 perchè allora Venezia rappresentava  uno dei più importanti Centri di Stampa d’Europa, e compito dei padri era quello di preservare la cultura di questo popolo da sempre perseguitato.

Vi fondarono perciò una tipografia poliglotta, che divenne nel tempo un qualificato centro di cultura; oggi la biblioteca del convento è una delle più importanti dell’Occidente, con oltre 4.500 manoscritti originali.

Ma il monastero contiene anche tesori di inestimabile valore, come i preziosi manufatti provenienti dalla Cina e dal Giappone e le mummie egizie datate VIII secolo a.C, in ottimo stato di conservazione. E affascinante anche ricordare che di qui passò il grande Poeta inglese Lord Byron, che si fermò ben due anni per studiare l’armeno, prima di partire alla volta della Grecia e combattere assieme ai greci per l’Indipendenza dai Turchi.

A Trento e Rovereto con Carmine Abate e Lorenzo Carpanè

Ad Aprile sarà invece la volta Trento e della vicina Rovereto, nelle date del 12, 13, 14 aprile. In questo caso i viaggiatori potranno incontrare e conoscere due protagonisti della narrazione del nostro tempo, lo scrittore Premio Campiello Carmine Abate e lo storyteller Lorenzo Carpanè, giurato del prestigioso Premio Itas per i racconti dedicati alla montagna.

Si parte con una prima tappa in Borgo Valsugana ad Arte Sella, The contemporany mountain, il progetto internazionale di arte contemporanea che si snoda nei boschi della Val di Sella e richiama ogni anno migliaia di visitatori, Qui si potrà incontrare lo scrittore Carmine Abate, Premio Campiello 2012. Di origini calabresi, Abate si è stabilito proprio nel Trentino, a Besenello, dove prosegue la sua attività di scrittore e insegnante.

Si arriverà poi a Trento, una città sorprendente dove le più moderne imprese e le più innovative proposte culturali convivono con la solitudine delle vette, con l’eredità del passato  e delle tradizioni- Le storie di montagna del Premio Itas scandiranno la visita a Trento nel racconto di Lorenzo Carpanè, Giurato del Premio e noto consulente e formatore aziendale per lo storytelling e la scrittura professionale. E poi si uniranno alle tappe con l’arte: quella futurista di Fortunato Depero nella casa dell’artista, e quella nei due ‘templi’ culturali del MUSE – Museo della Scienza di Trento, e nel MART – Museo dell’Arte Moderna e Contemporanea di Rovereto.

La quota di partecipazione e i dettagli su www.pordenonelegge.it