Ecco le principali notizie di Treviso e Provincia:

  • Decreto vaccini – Moratoria in Veneto per i bimbi 0-6 anni
    I bimbi veneti da 0 a 6 anni già iscritti e in fase di iscrizione, a nidi e materne per l’anno 2017-2018 privi (del tutto o in parte) delle vaccinazioni prescritte dalla legge Lorenzin, potranno frequentare ugualmente le scuole d’infanzia fino al 2019 in deroga alla «decadenza» prevista dalla legislazione nazionale. La moratoria triennale, è possibile esclusivamente per le iscrizioni in atto escludendo gli ingressi successivi al 31 dicembre prossimo, è stata sancita ieri per decreto dal direttore della sanità regionale, Domenico Mantoan. Il nostro approfondimento qui
  • Accoglienza profughi – A Villorba è scontro
    A Villorba è scontro sull’accoglienza profughi. Il Sindaco Marco Serena ha criticato il bando della prefettura per l’assegnazione di 55 richiedenti asilo. Secondo  Alessandra Callegari, consigliere del Pd, il sindaco si sta sottraendo alle sue responsabilità. Sostiene inoltre che in un comune di 18.000 abitanti 55 persone da accogliere non sono un’emergenza.
  • Ex Provveditorato agli studi – Stabile vuoto ma sistemato disaccordo sulla destinazione
    L’ex Provveditorato agli studi è uno stabile pubblico appena risistemato, a poche centinaia di metri dalle mura di Treviso. Sistemato dagli Alpini in occasione dell’Adunata, potrebbe essere fruito anche in tempi brevissimi. La Provincia ha più volte tentato di metterlo all’asta ma senza successo.  La sinistra propone la destinazione ai profughi veri, riconosciuti, con tanto di status ma senza più il programma di protezione e di accoglienza. Ma Treviso dice no, idea da prendere in considerazione solo se viene svuotata la Serena.
  • Unesco e Prosecco – In arrivo la commissione per verificare le caratteristiche dell’area
    Otto milioni di visitatori se la Marca dovesse diventare patrimonio dell’Umanità. La candidatura potrebbe aver risposta a inizio estate prossima. Nel frattempo già nei prossimi giorni i commissari della commissione Unesco arriveranno nella Marca per verificare se l’area candidata corrisponde davvero a quella descritta nel dossier consegnato dal governo italiano lo scorso 26 febbraio. Il nostro approfondimento qui