Gli asili ci sono. I tribunali funzionano. Il lavoro tutto sommato si trova anche in tempo di crisi. C’è qualche problema di ordine pubblico, forse, ma niente di drammatico. A Treviso si vive bene, a Padova così così, Venezia arranca. Lo dicono due diverse, storiche, classifiche sulla qualità della vita, pubblicate a fine anno da due quotidiani economici: Italia Oggi, con un’indagine condotta in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, e Il Sole 24 Ore.

A fare meglio di tutti, in Veneto, è Treviso: secondo Italia Oggi, la città della Marca scala in un anno 6 posizioni e si piazza ai piedi del podio, quarta dopo Trento, Bolzano e Mantova. Buon risultato anche nella classifica del Sole 24 Ore: Treviso è prima tra le venete, al 23esimo posto, in continua risalita.

A trascinare in vetta la Marca un tenore di vita che resta ad alto livello, un tasso di occupazione ed export che, seppur in lieve calo, colloca Treviso tra le prime 20 province italiane, una cura particolare per i servizi, l’ambiente e la salute, l’ampia copertura della banda larga.

Difficoltà, invece, per Padova che sprofonda a metà della classifica del Sole 24 Ore, al posto numero 45, ben 9 in meno rispetto al 2013, superata anche da grandi città come Roma, Milano e Bologna. Italia Oggi la piazza, invece, al 25esimo posto, ma anche qui in discesa di 8 posizioni.

A pesare sono i pochi giovani che si inventano un futuro da imprenditori, lo scarso numero di librerie, i pochi cinema, il clima tra i peggiori d’Italia. E poi la microcriminalità: per scippi e borseggi denunciati in città il tasso è in certi casi addirittura superiore a Napoli o Messina. Tra le note positive: un buon tenore di vita e consumi che si mantengono a un buon livello.

Contrastata, invece, la situazione di Venezia: se per il Sole 24 Ore la città lagunare è senza speranza – 65seima posizione in caduta libera – per Italia Oggi qualche spiraglio c’è con un 40esimo posto, in risalita dal 63esimo del 2013. Su un punto le due classifiche parlano chiaro: Venezia è la maglia nera della regione, la città – da queste parti – in cui si vive peggio.

A pesare, e non poco, sono i dati economici negativi, come il tasso di occupazione, ad esempio, fermo al 59%. Bene l’ambiente e la raccolta differenziata, benissimo l’uso dei mezzi pubblici, su cui Venezia vanta ancora il primato. La sicurezza, pur migliorando, non è all’altezza delle altre province del Nord Est. C’è molto da fare, dunque, per il nuovo sindaco che verrà.