Un’operazione di polizia condotta mercoledì 11 settembre nel centro di Treviso ha portato all’arresto di un giovane di 22 anni, accusato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’episodio si inserisce in un più ampio contesto di attività mirate alla prevenzione e repressione del traffico illecito di droghe nella città veneta.

Gli agenti della polizia locale, impegnati in appostamenti nei principali luoghi di spaccio da diversi giorni, hanno notato il comportamento sospetto di un uomo che rovistava all’interno di una fioriera in una zona centrale di Treviso. Il soggetto, dopo aver prelevato un involucro bianco, ha tentato una fuga precipitosa alla vista degli agenti, dando inizio a un inseguimento per le vie del centro storico.

La fuga del sospetto è stata interrotta grazie anche all’intervento provvidenziale di un agente della polizia stradale di Treviso, libero dal servizio, che ha contribuito a rallentare la corsa del fuggitivo permettendo così agli agenti della polizia locale di raggiungerlo e bloccarlo.

Condotto al comando di Via Castello d’Amore, il giovane è stato identificato come un cittadino egiziano in possesso di permesso di soggiorno per protezione speciale. La perquisizione personale ha portato al rinvenimento di circa 12 grammi di hashish in un’unica dose.

L’indagine non si è fermata qui. Il Nucleo di Polizia Giudiziaria, insospettito dall’atteggiamento del fermato, ha deciso di estendere la perquisizione al domicilio del sospetto a Ponzano Veneto. Con l’ausilio del cane antidroga Luke, gli agenti hanno scoperto un vero e proprio arsenale di sostanze stupefacenti:

  • Circa 1 chilogrammo di hashish
  • 3 dosi di cocaina
  • 2 pastiglie di ecstasy
  • Materiale per il confezionamento della droga
  • Denaro contante, presumibilmente provento dell’attività di spaccio

All’operazione ha partecipato anche una pattuglia della stazione dei Carabinieri di Paese, a testimonianza della collaborazione tra le diverse forze dell’ordine nel contrasto al traffico di stupefacenti.

Il 22enne è stato arrestato e trasferito nel carcere di Santa Bona, dove rimarrà in custodia in attesa di giudizio. L’accusa nei suoi confronti è di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, un reato che, considerata la quantità e la varietà di droghe rinvenute, potrebbe comportare severe conseguenze penali.