Una start-up francese sta sviluppando un’app (3D sound) per aiutare le persone con disabilità visive a spostarsi utilizzando il tracciamento GPS ad alta precisione e il “suono 3D” spaziale.

L’idea è nata da una coppia di giovani studenti francesi di ingegneria che negli ultimi mesi sta lavorando per sviluppare un’app in realtà aumentata (AR) che identifica il percorso più pratico e utilizza il “suono spaziale” – noto anche come suono 3D – per guidare le persone non vedenti nella giusta direzione.

3D sound: l’idea

L’app è attualmente in fase di sviluppo e test, ma la giovane start-up punta a renderla disponibile già entro la prima metà del 2024: il prototipo, infatti, attualmente è in uso a Parigi ma in futuro verrà distribuito anche in altre città europee.

Il progetto è stato selezionato dall’incubatore di start-up della scuola di Ingegneria “21st by CentraleSupelec”, che ha fornito ai giovani un supporto concreto tramite finanziamenti, coaching imprenditoriale e supporto mirato.

L’importanza della precisione

Attualmente esistono già altre app che avvisano l’utente dei punti di interesse circostanti (come ad esempio Blindsquare e Soundscape), ma il valore aggiunto di 3d sound è guidare gli utenti dal punto A al punto B come un “GPS ad altissima precisione” ed altamente intuitivo.

Le app di orientamento tradizionali come Google Maps e Apple Maps non sono state progettate per soddisfare le esigenze delle persone con problemi di vista: “Uno dei problemi molto frustranti con questi prodotti è la precisione – ha spiegato il fondatore – il GPS nelle città può avere una precisione di circa 4-5 metri, ma almeno il 30% delle volte si ottiene un’imprecisione di oltre 10 metri”.

Scansione di edifici e strade cittadine

Per risolvere questo problema, 3D sound utilizza la fotocamera del telefono per scansionare gli edifici utilizzando la tecnologia AR e li confronta con il database Apple degli edifici scansionati per una determinata città.

Affinché la tecnologia funzioni, tutto ciò di cui l’utente ha bisogno è un auricolare e un iPhone con una fotocamera puntata sulla strada, anche se in futuro la fotocamera potrebbe far parte degli occhiali AR per maggiore comodità.