Polizia di Stato: una Volante lagunare in azione in zona San Marco
Polizia di Stato: una Volante lagunare in azione in zona San Marco

Nelle scorse settimane la città di Venezia è stata interessata da un notevole numero di eventi e manifestazioni di interesse nazionale ed internazionale che hanno coinvolto istituzioni e cittadinanza.

Una stagione di eventi che, a partire già dal mese di aprile, si è conclusa nella giornata di domenica 2 giugno, giornata che ha visto susseguirsi nelle ventiquattro ore non solo le celebrazioni per la Festa della Repubblica, ma anche la vittoria casalinga del Venezia FC che ha riportato la squadra in serie A nonché il concerto del cantante Vasco Rossi a Bibione.

La Polizia di Stato, grazie al notevole sforzo profuso da tutte le donne e gli uomini della Questura di Venezia, nonché grazie al fondamentale contributo delle altre Forze di Polizia della Provincia ed alla collaborazione di tutti gli enti e le istituzioni coinvolte, è riuscita a garantire, sulla scorta delle linee di indirizzo determinate in sede di Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica presieduto dal Prefetto, che questa ricca stagione di eventi che ha interessato i trascorsi mesi di aprile e maggio si svolgesse in una cornice di totale sicurezza senza alcuna problematica per l’ordine pubblico.

Nel voler cercare di riassumere gli eventi più importanti e l’attività svolta dalla Questura per garantirne il regolare svolgimento, in primo luogo non può che annoverarsi l’organizzazione del dispositivo di sicurezza in occasione del G-7 dei Ministri della Giustizia, che ha avuto sede dal 9 al 10 maggio presso la Scuola Grande di San Giovanni Evangelista.

L’evento internazionale si è svolto senza alcuna problematica di ordine pubblico, garantendo la totale sicurezza delle varie delegazioni dei Ministri della Giustizia che sono state ospitate nella città lagunare.

Tale importante risultato è stato reso possibile grazie ad un apparato di sicurezza predisposto per l’occasione dalla Questura di Venezia, in totale sinergia e collaborazione con le altre Forze di Polizia della Provincia, ed attraverso le linee di indirizzo garantite dal Prefetto di Venezia all’interno dei numerosi Comitati Provinciali dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica (di seguito C.P.O.S.P.) da Lui presieduti che hanno anticipato l’evento ed all’interno dei quali sono confluiti gli esiti di una complessa attività di pianificazione con il contributo di tutte le parti coinvolte.

Nello specifico, tale dispositivo di sicurezza è stato caratterizzato in primo luogo dalla predisposizione di servizi continuativi di vigilanza non solo presso la Scuola Grande San Giovanni Evangelista (sede del summit) dove è stato organizzato un impianto di sicurezza caratterizzato da zone interdette all’accesso tramite appositi controlli h24, ma anche presso i luoghi visitati dalle Delegazioni Estere, primo fra tutti Palazzo Ducale, e presso le strutture alberghiere dove gli stessi hanno alloggiato all’interno della città di Venezia.

Sono stati inoltre previsti dalla Questura di Venezia specifici servizi di ordine pubblico durante i giorni del 9 e 10 maggio, per garantire non solo che l’evento potesse svolgersi in sicurezza, ma anche che le varie manifestazioni di protesta organizzate per l’occasione potessero svolgersi nel rispetto della libertà di manifestazione del pensiero e senza provocare turbative alla sicurezza e all’ordine pubblico della città lagunare.

Tali servizi, difatti, hanno permesso che in occasione della manifestazione contro il summit organizzata nella giornata di giovedì 9 maggio, il vertice procedesse senza alcuna turbativa e senza che si riscontrassero danni a cittadini, manifestanti o forze dell’ordine.

Inoltre, sono stati previsti ulteriori controlli che sono stati posti in essere sotto il coordinamento della Questura di Venezia agli accessi della città, nonché ai luoghi, quali ad esempio il Carcere della Giudecca, e la Cittadella della Giustizia, che avrebbero potuto divenire anch’essi teatro di azioni di protesta e turbative dell’ordine pubblico.

Tale macchina della sicurezza è stata garantita grazie ai vari contingenti di rinforzi esterni forniti dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza, oltre che ad esempio operatori D.I.G.O.S, scorte e funzionari di Polizia aggregati, grazie al contributo dei quali è stato possibile gestire al meglio un evento di questa rilevanza.

Nello specifico, la gestione del summit ha visto l’impiego giornaliero, nelle date del 9 e 10 maggio, di quasi 500 uomini, suddivisi in quattro fasce orarie di servizio con l’utilizzo di più di 70 operatori interforze per quadrante appartenenti a Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza e di 50 uomini di contingenti di Rinforzo, i quali hanno effettuato un controllo H24 su tutti i luoghi interessati dall’evento e sulle strutture alberghiere dove hanno alloggiato le delegazioni.

Il dispositivo di sicurezza, inoltre, ha previsto una vigilanza rafforzata presso la Scuola Grande San Giovanni Evangelista, con un dispositivo di ordine pubblico che ha previsto l’ulteriore impiego di più di 120 tra operatori interforze, specialisti e contingenti di rinforzo.

La Questura di Venezia ha potuto contare, inoltre, sui tanti specialisti che in occasione di eventi di tale portata svolgono un ruolo cruciale nella buona riuscita dei servizi di ordine pubblico, quali comandanti costieri, manovratori di corda, unità cinofile, artificieri, sommozzatori, scorte, Reparti Prevenzione Crimine, senza contare il costante supporto dall’alto garantito dagli specialisti del Decimo Reparto Volo di Venezia.

Il coordinamento giornaliero di questo importante e complesso dispositivo di ordine pubblico è stato affidato e garantito dal cuore pulsante di tale complessa macchina operativa, ovvero la Sala Operativa Interforze, situata presso la sede della Polizia Locale di Venezia, nella quale, sotto la direzione di un funzionario della Polizia di Stato, hanno operato giornalmente più di 25 operatori, divisi in 4 quadranti al fine di garantire una presenza h24 rappresentanti di tutte le forze di polizia e degli enti che hanno dato il loro fondamentale supporto nella riuscita dell’evento senza alcuna criticità.

Il summit del G-7, tuttavia, non è stato l’unico importante evento che ha visto protagonista la Questura di Venezia, in particolare nel mese di aprile, dove la Polizia di Stato, sempre con la collaborazione di tutte le forze di Polizia della Provincia ed in linea con le direttive emanate dal Prefetto nel corso dei vari C.P.O.S.P., ha garantito la sicurezza e la buona riuscita non solo di tutte le manifestazioni che hanno interessato la città in occasione del 25 aprile, ma anche in occasione delle giornate di inaugurazione della 60esima Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia nonché della memorabile visita del Santo Padre Papa Francesco presso la città lagunare.

Nello specifico, la Questura di Venezia è stata impegnata nel garantire la sicurezza il 25 aprile in occasione non solo delle consuete celebrazioni che hanno interessato la città per il 79° anniversario della liberazione nazionale, sia a Mestre in Piazza Ferretto che a Piazza San Marco, ma anche e soprattutto per la concomitante iniziativa di protesta contro i ticket d’ingresso che ha avuto luogo a Venezia e che è terminata senza alcun danno o problematica per la città.

Per l’occasione, la Polizia di Stato ha messo in campo un dispositivo di sicurezza, dislocato in tutti i luoghi chiave dove si sono svolte le iniziative di celebrazione, nonché a presidio del regolare andamento della manifestazione di protesta, composto da più di 60 operatori interforze divisi tra Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, con il prezioso contributo della Polizia Locale, e da 70 uomini delle Squadre del Reparto e dei contingenti di Rinforzo preposti a garantire la sicurezza e l’ordine pubblico.

Nelle giornate dal 17 al 20 aprile, invece, in occasione della fase inaugurale della 60esima Esposizione Internale d’Arte della Biennale, che quest’anno ha coinvolto più di 90 paesi, con 85 padiglioni allestiti e la visita di più di 120 personalità tra Ministri, Ambasciatori e Segretari di Stato da tutto il mondo, la Questura di Venezia ha garantito la sicurezza dell’evento predisponendo mirati servizi di ordine Pubblico che hanno potuto contare, ogni giorno, su più di 20 operatori interforze per l’attività di vigilanza ai padiglioni, nonché il supporto per tutta la durata dei 3 giorni di inaugurazione di 90 uomini del Reparto Mobile, oltre al costante ausilio fornito da operatori specialisti quali Team Artificieri, Ufficio Scorte, Sommozzatori e Cinofili della Polizia di Stato.

La Questura di Venezia è stata poi chiamata a garantire la sicurezza e l’ordine pubblico durante l’importante visita del Santo Padre presso la città di Venezia dello scorso 28 aprile.

In tale occasione, concretizzando in linee operative quanto disposto in sede di Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica dal Prefetto di Venezia, sono stati predisposti dei mirati servizi volti a garantire che tutte le tappe della visita di Papa Francesco fossero adeguatamente vigilate.

Tale cornice di sicurezza, che ha interessato non solo l’area Marciana di Venezia e Piazza San Marco, ma anche tutti gli itinerari acquei da lui percorsi, nonché la Basilica di Santa Maria della Salute e l’esterno del Carcere di Reclusione femminile della Giudecca, è stato reso possibile grazie all’impegno della Questura di Venezia, con il contributo delle altre forze di Polizia della Provincia che per l’occasione hanno potuto contare su più di 70 operatori interforze, dislocati nelle aree maggiormente interessate dall’evento a partire dalla notte precedente all’arrivo del Santo Padre, e da 80 uomini del Reparto Mobile, a garanzia della totale sicurezza della città.

Nel mese di maggio, invece, un’ulteriore dispositivo di sicurezza e ordine pubblico è stato predisposto in occasione di un’altra importante visita istituzionale, quella del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale, il giorno 27 maggio, si è recato in visita presso la città lagunare per presenziare alla cerimonia di consegna del “premio Ugo La Malfa per la Cooperazione Internazionale” presso il Teatro Goldoni.

Per l’occasione, sempre in linea con quanto disposto in sede di C.P.O.S.P., è stato messo in campo un dispositivo di sicurezza che ha interessato tutti gli itinerari del Presidente e che ha potuto contare sull’impiego, sin dalla sera prima dell’arrivo del Presidente, per l’attività di vigilanza ai luoghi che avrebbero interessato la sua visita, di più di 80 unità territoriali interforze, oltre 40 uomini appartenenti ai contingenti di rinforzo inviati dal Ministero.

Il dispositivo di sicurezza, inoltre, è stato rafforzato dall’impiego di artificieri, Unità Operative di Pronto Intervento, Team Sommozzatori, Scorte, Cinofili e un team di tiratori scelti, a garanzia della sicurezza del Presidente e di tutti i partecipanti all’evento.

Anche in queste occasioni, fondamentale è stata l’attività posta in essere da tutte le forze di polizia, sotto il coordinamento della Questura di Venezia, attraverso la Sala Operativa Interforze, che ha permesso di coordinare alla perfezione tutto il dispositivo di sicurezza.

Sempre nel decorso mese di maggio invece, l’attività della Polizia di Stato di Venezia è continuata incessante a garanzia della totale sicurezza di una serie di manifestazioni che hanno interessato il territorio della Provincia.

Nello specifico, nei giorni scorsi, si è svolta sabato 25 maggio, con un corteo acqueo partito dalla località Zattere e terminato presso il Terminal di Fusina, la pubblica manifestazione NO Grandi Navi, organizzata dal “Comitato No Grandi Navi” con ad oggetto la protesta contro l’ingresso delle navi da crociera all’interno della Laguna di Venezia;

Al fine di garantirne il corretto e pacifico svolgimento, oltre all’impiego di più di 20 operatori interforze tra territoriale e reparto Mobile, è stata predisposta una vigilanza acquea, con la collaborazione di tutte le forze di Polizia della Provincia, caratterizzata dall’impiego, sotto la direzione di un Funzionario della Polizia di Stato, di 4 natanti e 4 Acquascooter Polizia di Stato, nonché altre 17 imbarcazioni messe in acqua da Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Locale, Capitaneria di Porto e Vigili del Fuoco.

Più di recente, inoltre, nella giornata di sabato 1 giugno ha avuto luogo a Mestre un corteo di protesta organizzato dal coordinamento “No Inceneritore Fusina” contro i progetti di costruzione di nuovi inceneritori nella zona di Porto Marghera, il quale ha visto la partecipazione di più di 3000 persone (partite dalla stazione Ferroviaria di Mestre per raggiungere Piazza Ferretto) per il quale la Questura di Venezia ha predisposto un efficace servizio di ordine pubblico composto da 20 operatori interforze oltre al supporto di ulteriori 20 unità del Reparto Mobile, tutte dirette da un funzionario di Polizia, che ha permesso che la manifestazione si svolgesse regolarmente, consentendo ai cittadini di poter protestare e far valere liberamente le proprie idee, in una cornice di sicurezza e senza problematiche per l’ordine pubblico.

Infine, nella giornata di domenica scorsa, 2 giugno, festa della Repubblica, la Polizia di Stato è stata presente, replicando analogo servizio già svolto nella giornata precedente, a Bibione in occasione del Concerto del famoso cantante Vasco Rossi, (con un dispositivo di ordine pubblico caratterizzato dall’impiego di più di 60 uomini che ha garantito che migliaia di persone potessero divertirsi in totale sicurezza), ma soprattutto nella città lagunare, in occasione dei festeggiamenti per il raggiungimento del traguardo della serie A da parte del Venezia Calcio, dove è stato predisposto un complesso servizio al fine di garantire il regolare svolgimento della manifestazione sportiva ed anche la successiva fase di festeggiamenti.

Nello specifico, la giornata ha visto la Polizia di Stato di Venezia impegnata nella gestione dei servizi di ordine pubblico in occasione della partita già dal pomeriggio, con la predisposizione di servizi di controllo ai vari accessi della città in occasione dell’arrivo dei tifosi, nonché di scorta alla tifoseria ospiti fino allo stadio, che ha visto l’impiego di più di 20 operatori interforze, 7 natanti ed il supporto di 20 unità del reparto mobile.

A seguito della partita, disputatasi in piena sicurezza grazie ad un dispositivo di ordine pubblico che ha potuto contare su 70 uomini appartenenti ai contingenti di rinforzo e più di 60 operatori interforze dislocati sia all’interno che all’esterno dello Stadio Penzo di Venezia, i festeggiamenti per la vittoria e la promozione sono proseguiti fino a tarda notte, sotto l’attento controllo delle Forze dell’Ordine, senza alcuna criticità, per poi continuare nella giornata di lunedì 3 giugno sia a Mestre che Venezia, quando, per l’occasione, la Questura di Venezia ha predisposto un ulteriore dispositivo di sicurezza grazie al supporto di 40 unità dei Reparti Mobili di rinforzo e più di 20 unità della territoriale, che hanno permesso a tutta la città di festeggiare in sicurezza il ritorno della loro squadra in serie A.

Una stagione di eventi importante, protrattasi per quasi due mesi, che è risultata essere un banco di prova impegnativo non solo per la Polizia di Stato, la quale ha dovuto trasformare in linee operative le indicazioni fornite dal Prefetto nel corso dei numerosi C.P.O.S.P. che hanno preceduto tutti gli eventi summenzionati, ma anche per tutte le altre forze di Polizia della Provincia e gli operatori di settore coinvolti.

Una stagione di eventi dalla quale la città di Venezia è uscita senza aver registrato alcuna problematica sul fronte dell’Ordine Pubblico e della Sicurezza grazie alla professionalità ed al costante impegno che gli uomini e le donne delle Forze dell’Ordine hanno messo in campo quotidianamente per garantire la sicurezza dei cittadini e delle istituzioni.