Con tricotillomania si indica una condizione patologica che porta chi ne è affetto a strapparsi peli e capelli.
Alla base del disturbo ci sono forte disagio e angoscia, senza contare che tale bisogno impellente si può manifestare anche in presenza di situazioni particolarmente impegnative a livello mentale.
Tricotillomania: che cos’è
In alcuni casi la tricotillomania può sfociare in tricofagia: questo accade quando la persona tende ad ingerire peli e capelli precedentemente strappati.
Ma non è tutto: quando il disturbo si accentua, infatti, sulla testa di chi ne soffre si possono crearsi aree traumatiche più o meno ampie, con zone in cui si può riscontrare vera e propria alopecia.
Cosa comporta
A soffrire di tricotillomania non sono solo gli adulti, ma anche i bambini (principalmente di età compresa fra 2 e 6 anni e gli adolescenti). Questo disturbo, infatti, può interessare uomini e donne di ogni età.
Strapparsi peli e capelli implica un inevitabile dolore fisico, ma anche un profondo disagio interiore. E questo crea una sorta di circolo vizioso: gli effetti della perdita dei capelli strappati con forza, infatti, spesso causano delle ferite che tendono a minare ulteriormente l’autostima, rendendo difficoltosa la relazione col prossimo.
Cura e trattamento
Guarire da questo disturbo è possibile, tuttavia è importante rivolgersi ad uno specialista.
A seconda della gravità e della specificità del disturbo, dunque, uno psicologo, uno psicoterapeuta o uno psichiatra posso aiutare ad analizzare le cause scatenanti. Valutando al tempo stesso se alla base del problema ci siano anche patologie o aggravanti sottostanti come, ad esempio, depressione o traumi che necessitano di una cura mirata.