In provincia di Treviso continuano a crescere su base annua sia le sedi d’impresa (+62) sia le unità locali dipendenti (+291), ma con un’intensità di crescita in sensibile attenuazione, soprattutto per le sedi. I motivi sono sostanzialmente i seguenti:

­   rallenta la crescita delle imprese nel comparto edilizio, che pure resta in territorio positivo (+153 contro un +271 contabilizzato tra giugno 2021 e giugno 2022);

­   peggiora la flessione nel commercio al dettaglio: -142 imprese quando nello stesso periodo dello scorso anno già la Marca aveva perso 77 imprese. Diminuiscono in particolare gli esercizi specializzati nella vendita di prodotti non alimentari. Restano invariate, nel commercio al dettaglio, le filiali;

­   l’agricoltura negli ultimi dodici mesi, da giugno 2022 a giugno 2023, evidenza una flessione di -114 imprese, a differenza dell’analogo periodo dello scorso anno in cui non registrava alcuna variazione. Coltivazione di cerealiallevamento di bovini da latte ed attività mista coltivazione-allevamento sono le attività in cui si concentra principalmente la contrazione su base annua. Prosegue invece l’aumento delle attività legate alla coltivazione di uva;

­   si accentua la flessione negativa nel manifatturiero (-83 imprese, contro le -14 dello scorso anno), compensata in parte da una crescita delle filiali (+65) che si aggiunge alle +39 già contabilizzate tra giugno 2021 e giugno 2022. Sono più interessati dalla contrazione delle sedi d’impresa i settori dell’abbigliamento e del legno;

­   si conferma la contrazione delle attività di ristorazione (-78 sedi, in aggiunta alle -59 dello scorso anno) mentre le attività legate all’accoglienza registrano una crescita di +26 sedi sull’anno;

­   continua a crescere il terziario avanzato, in particolare le attività professionali e tecniche: +106 sedi che si aggiungono alle +91 contabilizzate da giugno 2022 a giugno 2021.

Dunque, edilizia, servizi alle imprese e, in misura minore, servizi alla persona continuano a sostenere la demografia d’impresa nella Marca Trevigiana, che al 30 giugno 2023 conta 79.800 sedi d’impresa attive e 19.101 unità locali dipendenti. Le imprese artigiane sono 22.746, in aumento di 114 unità rispetto al trimestre precedente, +34 unità su base annua: effetto compensazione, in buona sostanza, tra +84 aziende artigiane nelle costruzioni e -78 nel manifatturiero. Continua ad essere in sofferenza il settore dei piccoli trasportatori artigiani (-41 sedi su base annua).

Il commento del Presidente Mario Pozza

I dati della demografia d’impresa del secondo trimestre confermano le tendenze già registrate nel primo trimestre – commenta il Presidente della Camera di Commercio Mario Pozza -. Nella provincia di Treviso si evidenzia un rallentamento della crescita registrando comunque valori positivi (+62 sedi d’impresa, erano +422 un anno fa) mentre a Belluno si registra una contrazione vedendo perdere -63 sedi d’impresa che si aggiungono alle -47 dell’anno scorso.

I dati a giugno confermano un’altra tendenza: la contrapposizione fra contrazione delle sedi d’impresa e l’aumento delle filiali dipendenti per effetto non solo di plurilocalizzazioni, ma anche di processi di acquisizione o trasformazione d’impresa. Questo fenomeno è osservabile in particolare nel manifatturiero dove si contano -83 sedi a Treviso e -16 a Belluno nell’ultimo anno, ma +65 filiali a Treviso e +22 a Belluno.

Analizzando il territorio della Marca – prosegue Pozza –  il comparto edile (+153 sedi) e quello dei servizi alle imprese (+321 sedi con riferimento ad attività immobiliari e terziario avanzato), continuano a sostenere la demografia d’impresa, rallentando, però, a causa della progressiva riduzione degli incentivi fiscali legati alle ristrutturazioni.  Diventa sempre più importante trovare soluzioni per fermare l’emorragia del commercio al dettaglio (-142 sedi) perché è un tema che si lega alla vivacità e sicurezza dei nostri tessuti urbani.