treviso

Nuove misure incentivanti per evitare il consumo di suolo e favorire interventi di riqualificazione dell’edificato esistente. Su proposta dell’Assessorato all’Urbanistica, l’Amministrazione intende infatti agire secondo un profilo di regole in cui risulti centrale il ruolo dell’architettura e della progettazione edilizia ed urbana, attraverso la destinazione di una quota della potenzialità edificatoria “strategica” prevista dal Piano di Assetto del Territorio come incentivo a progetti di riqualificazione ritenuti rispondenti a criteri di qualità edilizia ed urbana. Inoltre, sarà attuata l’esenzione dal contributo di costruzione, riferito agli oneri primari e secondari, della capacità edificatoria strategica assegnata. Inoltre non sarà dovuto il contributo straordinario.

La scelta amministrativa, in linea con il “Documento del Sindaco” volta a ridurre il consumo di suolo attraverso il miglioramento urbano dell’edificato esistente, verrà così ad arricchirsi di una ulteriore possibilità, parallela ed alternativa ai contenuti di premialità della legge regionale 14 del 2019.

La modalità di selezione avverrà attraverso un procedimento di evidenza pubblica, recepita con deliberazione del Consiglio comunale che si esprimerà in ordine agli interventi proposti, privilegiando quelli sul patrimonio edilizio esistente volti a favorire la residenzialità, nei quartieri e nel centro storico, anche attraverso la previsione di realizzare edilizia convenzionata; la realizzazione di edilizia ricettiva di accoglienza e soggiorno; gli interventi di promozione degli esercizi di vicinato; gli interventi per la realizzazione di edifici a consumo zero e il miglioramento della dotazione di opere di urbanizzazione.

Nel merito delle misure di premialità e incentivazione proposte, la capacità edificatoria strategica sarà riconosciuta ai progetti vincenti mediante assegnazione di un indice di edificabilità fondiaria primario, nel limite del maggiore dei seguenti parametri urbanistici: l’indice commisurato all’incremento fino al 25% della complessiva capacità edificatoria prevista dalla disciplina di zona; l’assegnazione fino a massimo 5.000 metri cubi per singolo progetto di intervento e un incremento limitato al 25% dell’altezza massima prevista dalla zona.

«Tale scelta amministrativa che si pone in linea con il “Documento del Sindaco”, ha come fine la riduzione del consumo di suolo attraverso il miglioramento urbano dell’edificato esistente» dichiara l’Assessore all’urbanistica Linda Tassinari. «Inoltre questa specifica azione ha lo scopo di agevolare gli interventi di riqualificazione urbana, nonché di ristrutturazione, recupero e riuso degli immobili dismessi o in via di dismissione, rispondendo a principi di contenimento del consumo di suolo e densificazione, qualificati anche da efficientamento energetico e messa in sicurezza sismica. La capacità edificatoria strategica verrà ora completamente esentata dal contributo di costruzione, riferito agli oneri primari e secondari».