“Contro la riduzione delle risorse dedicate ai percorsi di Alternanza Scuola Lavoro va fatta marcia indietro immediatamente. Il monitoraggio dell’Ufficio Scolastico regionale ha dimostrato che i ragazzi coinvolti non hanno solo migliorato le proprie competenze tecniche ma hanno avuto risultati apprezzabili anche nell’affrontare la vita di tutti i giorni e le relazioni”.

Con queste parole l’assessore alla Formazione, Scuola e Lavoro della Regione Veneto, Elena Donazzan, commenta i dati pubblicati oggi dal Sole 24 Ore che denunciano il crollo dei percorsi, con una contrazione degli istituti scolastici impegnati soprattutto al Sud.

“Modificare lo strumento dell’Alternanza Scuola Lavoro riducendo ore e risorse è stato un grave errore. Lo avevamo evidenziato subito unitamente alle parti sociali tutte, sindacati e associazioni datoriali. Ricordo che a settembre dello scorso anno abbiamo sottoscritto, così come prevede la legge, un protocollo con l’Ufficio Scolastico Regionale nel quale si ribadiva con forza l’importanza di aumentare e non certo diminuire le ore. Avevamo anche segnalato la preoccupazione per l’istituzione scolastica di vedere dimezzati i fondi. Siamo stati buoni profeti, visti risultati e il grido di dolore che proviene ora dal mondo del lavoro”.

“Le sole Regioni con le proprie risorse finanziarie o le sole scuole non possono farcela – prosegue Donazzan – Stiamo parlando di un istituto molto valido. Nell’anno scolastico 2017-2018, nel Veneto sono state 19.771 le imprese che hanno accolto studenti degli istituti tecnici, 12.178 quelli dei Licei e 10.868 quelli delle Scuole professionali. Principalmente è stato coinvolto il settore del ma anche quello del Turismo e della Cultura, quello dei Servizi alla persona, l’industria manifatturiera e il terziario avanzato. Si è trattato di un vero laboratorio diffuso sul territorio che ha messo alla prova i giovani con compiti reali, dimostrandosi un ambiente favorevole alla motivazione personale e al rafforzamento dello stesso apprendimento scolastico”.

“Infelice è lo stesso cambio del nome, da Alternanza Scuola Lavoro, chiarissimo nel messaggio, a PCTO, incomprensibile – conclude -.  In Veneto crediamo talmente tanto a questo strumento che l’abbiamo previsto e finanziato anche per i docenti che vogliano aggiornare le proprie competenze e aumentarle all’interno di quelle aziende a cui poi affideranno i propri studenti”.